Femminicidio a Rivoli, una donna di Nocera Inferiore è stata accoltellata alla gola dal suo convivente di Pagani. Ancora una volta siamo di fronte a un tragico caso di violenza di genere. La vittima aveva solo 32 anni e il suo assassino 36. La terribile scena si è svolta davanti alla loro figlia di soli 3 anni, che ha assistito impotente all’omicidio della madre.

Il femminicidio è avvenuto ieri mattina in un appartamento a Rivoli, alle porte di Torino. Dopo aver ucciso la donna, l’uomo si è recato al suo posto di lavoro, un’azienda a Orbassano, a pochi chilometri di distanza. Lì ha consegnato la bambina a un collega dicendo di tenerla per cinque minuti, per poi salire su un silos e gettarsi nel vuoto, togliendosi la vita.

I colleghi, non vedendo il suo ritorno, hanno inizialmente pensato che fosse andato via. Ma dopo aver scoperto il suo suicidio, hanno chiamato i soccorsi. Nel frattempo, i carabinieri avevano già trovato il cadavere della donna nel soggiorno di casa. Prima di uscire di casa, l’uomo aveva telefonato alla madre per confessare il suo gesto. La madre ha prontamente chiamato i carabinieri, ma l’assassino aveva già confessato ai militari prima di togliersi la vita.

La piccola è stata portata all’ospedale infantile di Torino per accertamenti sulle sue condizioni di salute. Nel frattempo, un parente è arrivato da Milano per raggiungerla. Questo terribile episodio ci ricorda ancora una volta l’importanza di combattere la violenza di genere e di proteggere le donne da questi atti orribili. È necessario che la società si mobiliti per prevenire e contrastare il femminicidio, affinché nessun’altra donna debba affrontare una fine così tragica.

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