Le chiavette USB cementate nei muri di Napoli: un fenomeno misterioso e controverso. Queste chiavette, chiamate Dead Drops, sono state create per condividere dati in modo anonimo e offline, senza l’utilizzo di internet. In tutto il mondo ci sono quasi 3.000 di queste postazioni, contenenti principalmente contenuti artistici o di protesta civile. Tuttavia, a Napoli sembra che le cose siano diverse.

Nella città partenopea sono state create cinque postazioni di Dead Drops nel corso degli anni, ma attualmente solo una di esse è ancora funzionante e non danneggiata. Le altre sono state danneggiate o rimosse. In tutta la regione Campania, c’è solo un’altra postazione attiva, che si trova nella Villa Comunale di Pomigliano D’Arco.

Ma cosa contengono queste chiavette USB? Mentre il progetto originale prevedeva la diffusione di contenuti artistici o di protesta, sembra che le due chiavette residue a Napoli abbiano contenuti discutibili. Su una pagina web ufficiale di Dead Drops, la chiavetta nascosta a Salita Moiariello promette di “esaudire i vostri desideri più oscuri”. Ancora più inquietante è il contenuto della chiavetta nella Villa Comunale di Pomigliano, che spiega come stampare denaro falso con metodi poco costosi.

Di solito, l’installazione delle Dead Drops nasce da motivazioni più elevate, come la diffusione di contenuti censurati o vietati. Ad esempio, recentemente sono state installate molte Dead Drops nella città di Guangzhou, in Cina, da parte del movimento “free Guangzhou”, per diffondere contenuti sulla libertà di informazione che sarebbero vietati attraverso i canali ufficiali cinesi.

Le regole delle Dead Drops prevedono che ogni chiavetta USB nascosta in città contenga almeno un file chiamato “Dead Drops Manifesto”, che descrive le regole e l’ideologia del progetto. Una Dead Drop deve essere accessibile al pubblico e non può essere installata in luoghi privati o con accesso limitato. Non richiedono cavi o tecnologie wireless, è sufficiente avvicinarsi al muro e collegare la propria chiavetta per condividere i file.

Il movimento Dead Drops vuole ripensare la libertà e la distribuzione dei dati in un’epoca in cui tutto è online e nella “nuvola”. Vogliono rendere i dati accessibili a tutti, in modo anonimo e senza bisogno di internet. Nonostante le due chiavette residue a Napoli abbiano contenuti discutibili, il movimento Dead Drops continua a diffondersi in tutto il mondo, offrendo un modo alternativo e anonimo di condividere informazioni e contenuti.

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