Aiutatemi, aiutatemi! Gridava così ieri mattina Giuseppina Picozzi che al mercato di via Ruta è caduta, inciampando in una delle tante grate rotte che insistono nell’area. Naso e volto sanguinanti, ginocchia sbucciate, mani ferite. Soccorsa dai presenti è stata aiutata a rimettersi in piedi e a medicarsi le ferite. Dolore e tanta rabbia. «Ma vi pare modo di tenere questo spazio? Ma vi sembra civile che bisogna camminare in mezzo alle trappole, tra grate divelte e pozzetti scoperti? Scrivetelo per favore, scrivetelo che è indecente e che è una vergogna». Intorno alla signora un po’ di persone accorse in aiuto. «Sono esterrefatto – ha detto Emanuele Cosentino – dalle condizioni pietose in cui versa questo mercato. Questa fiera settimanale è la fotografia della città: sporca, abbandonata e pericolosa. Sempre peggio, sempre peggio». La signora Picozzi era andata in bagno e già là, come tutti quelli che da almeno un anno a questa parte ne hanno necessità, era rimasta disgustata.

«Abbiamo fatto decine e decine di segnalazioni – dice Salvatore Casillo che ha un banco al mercato -, lo ha fatto anche la nostra associazione ma non siamo stati ascoltati. Sono almeno dieci anni che questo posto è abbandonato, i bagni fanno ribrezzo, le caditoie sono rotte, ogni tanto qualcuno cade e si fa male, l’assoluta assenza di controlli. Io penso che delle nostre richieste all’amministrazione non interessa niente perché nessuno di noi è di Caserta, non votiamo qua. Però la gente che viene al mercato è prevalentemente di Caserta e neanche di loro si curano». Delle pessime condizioni igieniche e dei molteplici pericoli che insistono sul manto della fiera bisettimanale se ne scrive da anni ma di interventi neanche l’ombra. «Sicuramente entro l’inizio del mese di ottobre – spiegò il vicesindaco Emiliano Casale, assessore con delega al Mercato – uscirà il cronoprogramma dei lavori che dovrebbero partire successivamente; per la fine dell’anno contiamo di restituire dignità all’area». Ma in attesa del cronoprogramma la bonifica dei bagni deve essere inderogabile. Due bagni chimici funzionanti e lerci senza neanche quello per i disabili sono assolutamente insufficienti per le migliaia di persone che di mercoledì e sabato frequentano l’area. Quelli che dovrebbero essere chiusi alla pubblica fruizione, quelli in muratura, tre per le donne e tre per gli uomini, sono aperti e completamente cosparsi di feci, urina, cartacce sporche. «Siamo trattati come se fossimo bestie – aggiunge Francesca Cristillo – anzi, le stalle delle bestie vengono pulite dagli allevatori. Mi meraviglio come la Asl non intervenga. Che dobbiamo aspettare, che venga il colera? Vengono i turisti a visitare la Reggia, facciamo l’ipotesi che vogliano venire al mercato e vadano in bagno. Che devono pensare?». A giugno il vicesindaco aveva detto: «L’intenzione dell’amministrazione è di procedere alla sistemazione di tutti i tombini, delle grate divelte e allo stesso tempo della messa in sicurezza di tutti i fori e continuare nell’azione di ripristino dei bagni. Subito dopo l’approvazione del bilancio, provvederemo ad interventi di manutenzione straordinaria per ripristinare e dare dignità all’area». Il bilancio è stato approvato il 3 agosto.

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