La scena che si presenta davanti alla chiesa madre di Poggioreale è imponente e commovente. Da quasi due anni, una grande struttura provvisoria si erge nel cuore del cimitero monumentale, ospitando circa 3 mila bare di legno contenenti i resti recuperati dai crolli avvenuti il 5 gennaio e il 17 ottobre 2022. Queste bare sono ancora lì, all’interno di una maxi gabbia quadrata di ferro, sistemate su scaffali che ricordano quelli dei grandi magazzini.

La vista di questa scena può evocare immagini di un pollaio, come ha descritto Pina Caccavale, presidente del comitato Crollo 5 gennaio. È difficile non provare una profonda tristezza e un senso di impotenza di fronte a questa situazione. Le bare rappresentano le vite spezzate, le famiglie distrutte e le comunità colpite da queste tragedie.

È importante sottolineare che questa struttura provvisoria è stata eretta per ragioni pratiche e logistiche. È stato necessario trovare un luogo in cui conservare i resti in attesa di una sistemazione definitiva. Tuttavia, il tempo che è trascorso e la permanenza di queste bare all’interno di questa gabbia di ferro rendono la situazione ancora più dolorosa.

Le famiglie delle vittime e i cittadini di Poggioreale chiedono da tempo una soluzione definitiva per questi resti. È comprensibile il loro desiderio di dare un degno riposo a coloro che hanno perso la vita in queste tragedie. È necessario trovare una soluzione che rispetti la dignità delle vittime e offra un luogo di sepoltura adeguato.

Le autorità competenti devono fare tutto il possibile per risolvere questa situazione. È necessario trovare un luogo adeguato in cui seppellire i resti, garantendo un adeguato rispetto per le vittime e per le loro famiglie. È un dovere morale assicurare che queste persone possano riposare in pace e che le loro memorie siano onorate.

Speriamo che presto si possa trovare una soluzione definitiva per questa triste situazione. Le bare non dovrebbero essere esposte in questa struttura provvisoria per anni, ma dovrebbero trovare una dimora finale che rispecchi la loro importanza e il valore delle vite che rappresentano. Solo allora potremo iniziare a porre un punto di chiusura a questa dolorosa pagina della storia di Poggioreale.

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