Napoli, mobilitazione anti-bullismo al Vomero

Napoli è in fermento a causa delle continue aggressioni ai danni dei ragazzi, sia nel fine settimana che all’uscita dalla scuola. Le baby gang sono attive, con violenze, minacce e devastazioni di vetrine e luoghi pubblici. Le famiglie dei minori aggrediti si sentono senza difese e spesso non denunciano neppure gli episodi di bullismo, per timore di ritorsioni ai propri cari.

Il quartiere Vomero, con i suoi duemila km quadrati e 48 mila abitanti, non ha nemmeno un Commissariato di Polizia, che è stato trasferito al vicino quartiere Arenella. Per questo motivo, le mamme dei ragazzi aggrediti si sono ritrovate in strada per un sit-in, con la partecipazione di oltre 200 persone. Hanno firmato un esposto in cui chiedono una maggiore presenza di forze dell’ordine e l’apertura di un tavolo tecnico istituzionale per valutare misure di contrasto alla violenza dei minori verso gli altri giovani.

Il sit-in è stato organizzato da diverse mamme, che hanno distribuito volantini per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del bullismo. Secondo il presidente del Comitato Valori Collinari, Gennaro Capodanno, il quartiere Vomero ha visto un aumento dei casi di aggressioni sugli adolescenti negli ultimi vent’anni, a causa dell’apertura della tratta metropolitana che collega il quartiere con le zone periferiche come Secondigliano, Scampia e Ponticelli, dove non ci sono luoghi di svago. Un gran numero di giovani provenienti da realtà disagiate si sposta sistematicamente tra Piazza Vanvitelli e Piazza Medaglie d’Oro.

Quattro anni fa, dopo una mobilitazione che ha visto migliaia di mamme scendere in strada nel quartiere, Capodanno ha creato su Facebook il “Comitato contro le baby gang e la movida violenta”, che conta oltre 700 iscritti. Secondo lui, l’uso della videosorveglianza non è sufficiente, in quanto è un sistema di controllo a posteriori, quando la violenza è già avvenuta. Le normative attuali permettono ai giovani aggressori di cavarsela facilmente una volta che sono stati presi dalle forze dell’ordine.

Capodanno sostiene invece il ritorno del poliziotto di prossimità, perché vedere la divisa potrebbe essere un deterrente per gli episodi di violenza che spesso si verificano all’uscita delle scuole, da via Luca Giordano a Piazza Quattro Giornate. Il fenomeno del bullismo peggiora da troppi anni e bisogna fare qualcosa al riguardo, e subito.

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