Napoli e la sua area metropolitana sono luoghi ad alto rischio in cui è facile imbattersi in delinquenti e criminali pronti a tutto. Tra questi, i primi posti sono occupati dalla perimetrale di Melito e dalla circumvallazione esterna che attraversa il Comune di Mugnano. Queste due strade sono tristemente note per essere teatro di quotidiane aggressioni e rapine. Recentemente, il senatore del Movimento 5 Stelle Luigi Nave è stato vittima di ben due tentativi di rapina in meno di mezz’ora lungo queste strade.
Il senatore stesso ha raccontato la sua doppia brutta avventura in un’intervista al “Fatto Quotidiano”. Dopo aver partecipato ai lavori della Commissione parlamentare antimafia a Caivano, Nave stava tornando a casa quando è stato attaccato due volte da rapinatori armati lungo la perimetrale di Melito e la circumvallazione esterna di Mugnano. Dopo aver sventato il primo attacco, il senatore è stato nuovamente aggredito, ma è riuscito a resistere alle minacce degli aggressori armati. Ha poi presentato denuncia ai carabinieri, ricostruendo le fasi degli assalti subiti.
Le vicende, come detto, sono iniziate dopo la visita della commissione parlamentare antimafia a Caivano. Il senatore ha commentato: “È stata una giornata infernale che ci ricorda come gli interventi sulla sicurezza non vadano fatti solo a spot. La criminalità non va solo combattuta, ma occorre fare opera di prevenzione per apprezzare i risultati nel lungo periodo. L’arma più potente che abbiamo è la cultura della legalità ed è necessario praticarla sin dai primi anni di scuola”.
Entrambi i raid si sono conclusi in modo rocambolesco. “Ho mostrato il mio tesserino parlamentare ed è come se avessi puntato un cannone in pancia ai banditi: sono scappati”, ha raccontato Nave. Anche nel secondo caso, dopo aver detto ai rapinatori di non avere contanti ma di essere pronto a consegnare il bancomat, ha provato con il tesserino da parlamentare: “Doppia fortuna, appena l’hanno visto se ne sono andati. Hanno immaginato di infognarsi in guai imprevisti”.
La zona in cui sono avvenuti i tentativi di rapina è considerata ad alto rischio. Si tratta di una strada a scorrimento veloce per auto e moto, dove è raro incontrare pedoni e mancano impianti di videosorveglianza. È una sorta di terra di nessuno, un territorio di conquista per la microcriminalità. In passato, in quelle stesse zone operava la “banda delle fedi”, che rapinava gli automobilisti minacciandoli con una pistola per rubare le fedi matrimoniali. Le cronache hanno raccontato le disavventure di coloro che sono stati vittime di questi delinquenti, che sfruttano l’effetto sorpresa, la difficoltà delle vittime di trovare vie di fuga o soccorsi, e che riescono a dileguarsi dopo aver commesso il crimine. È difficile anche capire da dove provengano i rapinatori, poiché in quella zona si incrociano ambienti criminali provenienti sia da Secondigliano e Scampia, sia dai comuni della fascia a nord di Napoli.
Recentemente, un automobilista si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli raccontando di un tentativo di rapina subito sull’Asse Mediano, all’altezza di Mugnano. Attraverso le immagini della videocamera montata sulla sua auto, ha mostrato come l’auto dei rapinatori ha cercato di indurlo a fermarsi lanciando una pietra contro la sua vettura, per poi inseguirlo, tamponarlo e frenare bruscamente davanti a lui. L’automobilista è riuscito a evitare l’attacco prendendo un’altra direzione all’ultimo istante.
In conclusione, la situazione dei luoghi ad alto rischio di Napoli e della sua area metropolitana richiede interventi mirati per garantire la sicurezza dei cittadini. È fondamentale combattere la criminalità, ma anche investire nella prevenzione e nella diffusione della cultura della legalità fin dalla scuola. È necessario aumentare la presenza di impianti di videosorveglianza e migliorare la sicurezza sulle strade, così da ridurre il rischio di aggressioni e rapine. Solo così si potrà garantire una maggiore tranquillità alla popolazione e arginare l’azione dei delinquenti.