Ormeggi abusivi nel porto turistico della Penisola Sorrentina: sequestro e sgombero
Nel porto turistico della Penisola Sorrentina si è verificato un caso di ormeggi abusivi che ha portato all’intervento delle autorità competenti. Stamattina, il personale militare della Guardia Costiera dei Comandi di Castellammare di Stabia e Piano di Sorrento ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.
L’area demaniale oggetto del sequestro si trova nel porto di Marina di Cassano a Piano di Sorrento e ha una superficie di circa 2mila metri quadrati. Il sequestro è stato disposto dopo un’attenta attività d’indagine durata circa un anno, condotta dalla Guardia Costiera e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, come comunicato dal procuratore Nunzio Fragliasso.
Dalle indagini è emerso che la società “Russo Raffaele Ormeggi srl” avrebbe occupato abusivamente un pontile galleggiante e una porzione di arenile, dove erano ormeggiate 11 barche tirate a secco. L’esecuzione del provvedimento di sequestro è avvenuta in seguito alla procedura di sgombero già avviata dal Comune di Piano di Sorrento, ma rimasta ineseguita.
L’area sequestrata è stata restituita al Comune, che aveva già adottato un’ordinanza di sgombero per rimuovere tutte le imbarcazioni posizionate in modo abusivo nelle aree demaniali. Si tratta di un importante intervento volto a tutelare l’uso corretto delle aree portuali e a garantire il rispetto delle norme vigenti.
L’azione delle autorità competenti dimostra la volontà di contrastare fenomeni di abusivismo e di garantire la legalità nel settore marittimo. È importante che vengano adottate misure adeguate per prevenire e reprimere tali comportamenti illeciti, al fine di tutelare gli interessi pubblici e garantire un corretto utilizzo delle risorse marine.
La lotta agli ormeggi abusivi rappresenta un impegno costante delle istituzioni e richiede la collaborazione di tutti i cittadini. È fondamentale segnalare eventuali casi di abusivismo alle autorità competenti, in modo da consentire interventi tempestivi e efficaci.
Solo attraverso un impegno comune sarà possibile preservare il patrimonio marittimo e garantire la fruizione corretta delle aree portuali, nel rispetto delle regole e dell’ambiente circostante.