Brutale omicidio di un bracciante agricolo indiano: coinquilino arrestato
Un terribile omicidio ha scosso le campagne di Palomonte, dove il corpo di Gurinder Singh, bracciante agricolo indiano regolarmente in Italia dal 2011, è stato ritrovato il 6 febbraio 2022. Il cadavere, sventrato e decapitato, è stato scoperto in un campo abbandonato non lontano dalla strada provinciale 10/A.
Le indagini svolte dalla Procura di Salerno hanno subito portato a identificare il coinquilino di Singh come principale sospettato. L’uomo aveva acquistato un biglietto di sola andata per l’India e tracce del suo sangue erano state trovate sia in macchina che su alcuni indumenti. I due vivevano nella stessa casa, vicino a un’azienda bufalina per cui lavoravano.
Nonostante le prove a carico del coinquilino, il gip del tribunale salernitano aveva respinto la richiesta di arresto, poiché l’analisi scientifica delle traiettorie degli schizzi di sangue, nota come “Bloodstain Pattern Analysis”, non era stata utilizzata nell’inchiesta.
Tuttavia, il tribunale del Riesame di Salerno ha ora ribaltato la decisione del gip, ordinando l’arresto del coinquilino. È importante sottolineare che la misura cautelare non potrà essere eseguita prima del vaglio della Cassazione.
Questo terribile crimine ha scosso profondamente la comunità di Palomonte e ha sollevato numerose domande sulla sicurezza dei braccianti agricoli, spesso sottoposti a condizioni di lavoro precarie e vulnerabili agli abusi. È fondamentale che si faccia giustizia per Gurinder Singh e che si adottino misure per garantire la protezione di tutti coloro che svolgono lavori simili.
Le autorità continueranno a condurre indagini approfondite per fare piena luce su questo orribile omicidio e assicurare i responsabili alla giustizia. La comunità, nel frattempo, si unisce nel cordoglio per la perdita di un uomo che ha dedicato molti anni alla sua attività lavorativa in Italia.