Arresti domiciliari per Giovanni D’Emilio, 32enne di Cesa, tratto in arresto lo scorso settembre per aver tentato di rapinare 3 ragazze a bordo della loro vettura, malmenandole.
Il gip Simone Farina del tribunale di Napoli Nord ha accolto l’istanza del difensore del 32enne, l’avvocato Achille D’Angerio, disponendo la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere (D’Emilio era recluso a Poggioreale) con quella degli arresti domiciliari a Scampia.
D’Emilio nell’agosto scorso a confine tra Orta di Atella e Grumo Nevano alla guida della sua Fiat Panda ha seguito una Fiat Grande Punto con a bordo tre ragazze ed ha sbarrato loro la strada. L’auto era condotta da T.C, con N.B. come passeggero anteriore e E.Z. seduta sul retro. Dopo aver sbarrato loro la strada ha aperto lo sportello della vettura con a bordo le ragazze dicendo loro: “Datemi le borse altrimenti vi uccido” e per assicurarsi il bottino ha tirato i capelli alla conducente del veicolo, l’amica seduta accanto ha cercato di salvarla ma è stata colpita ripetutamente con schiaffi e pugni. Le borse non sono state rubate grazie alla prontezza di N.B. che nel mentre veniva brutalmente percossa ha lanciato le borse sotto al sedile ed il rapinatore non è più riuscito a recuperarle.
Dopo l’attività di indagine dei carabinieri della stazione di Cesa il 32enne è stato arrestato per tentata rapina, lesioni e guida senza patente poichè mai conseguita. In carcere ha tenuto un atteggiamento collaborativo mostrando segni di pentimento tanto che il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari.