La comunità di Cellole è stata colpita da un omicidio che ha sconvolto tutti: Pietro Caprio, un insegnante di educazione fisica di 58 anni, è stato trovato carbonizzato nel suo veicolo a Baia Domizia, in provincia di Caserta. Secondo le prime ricostruzioni, Caprio è stato ucciso e poi il suo corpo è stato dato alle fiamme. L’auto in cui è stato trovato il cadavere appartiene alla madre di Caprio, una donna anziana residente a Cellole.
I carabinieri stanno indagando sulla vita privata di Caprio, sui suoi rapporti, le amicizie e possibili contrasti con persone del luogo. Stanno interrogando familiari e amici, e stanno analizzando il suo telefono e il suo computer. È probabile che l’uomo avesse un appuntamento con qualcuno che si è rivelato una trappola mortale. Potrebbe essere entrato in contrasto con qualcuno senza saperlo, oppure potrebbe aver visto qualcosa di illegale e gli è stato chiesto di tacere. Chiunque l’abbia incontrato potrebbe aver deciso di ucciderlo per eliminare le prove.
Caprio era un uomo rispettato e stimato nella sua comunità. Era un insegnante appassionato e un volontario attivo. Era anche padre di due figli e gestiva una cooperativa di assistenza bagnanti, oltre a svolgere attività di volontariato in varie associazioni culturali e sociali.
Le indagini sono ancora in corso, ma gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un omicidio premeditato. Il sindaco di Cellole, Guido Di Leone, ha annullato la cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale in segno di lutto.
La morte di Pietro Caprio è un evento tragico che ha sconvolto la comunità di Cellole. Le indagini sono ancora in corso, ma gli inquirenti sperano di poter presto trovare i responsabili di questo omicidio. Tutti sono in attesa di giustizia per Pietro Caprio e della fine di questa terribile vicenda che ha scosso profondamente la tranquilla cittadina di Cellole.