Processo per la morte di un giovane imprenditore schiacciato da un carico di legname

È stato deciso che la tragedia in cui perse la vita Giuseppe Stabile, un giovane imprenditore di soli 22 anni, verrà portata in tribunale. Lo scorso gennaio, Stabile fu travolto e ucciso da quintali di tronchi di legno che si sganciarono da un autocarro all’interno della sua fabbrica a Quadrivio di Campagna. Il giudice del tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio Luciano Di Marco e Carmine Fezza, rispettivamente proprietario e conducente dell’autocarro carico del materiale. I due imputati, assistiti dall’avvocato Enrico Tedesco, dovranno comparire davanti al giudice D’Antuono il prossimo 15 gennaio. L’accusa a loro carico è omicidio colposo, poiché sono accusati di aver caricato circa 16 tonnellate di tronchi di legno nel cassone dell’autocarro, nonostante la capacità massima consentita fosse di otto tonnellate.

Inoltre, il cassone dell’autocarro era privo di parete e di chiusura posteriore. I tronchi erano disposti in orizzontale, rendendoli facilmente ribaltabili, e venivano fissati solamente con due cinghie di colore blu, di cui una era stata precedentemente spezzata e riparata in modo sommario con un nodo. Il carico di legna era trattenuto solamente da due paletti di legno, una modalità assolutamente inadatta a garantire la stabilità del carico.

La morte di Giuseppe Stabile è stata una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità. Ora, attraverso il processo, si spera che sia fatta giustizia e che coloro che sono responsabili di questa negligenza vengano puniti per il loro comportamento irresponsabile. Non si può permettere che vite umane vengano messe a rischio a causa di mancanza di attenzione e di adempimento delle norme di sicurezza. La lezione che possiamo trarre da questa tragedia è che la sicurezza sul lavoro non può essere sottovalutata e che è necessario adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti mortali come questo.

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