Corruzione e mafia: il veleno mortale per il futuro dei giovani

Venerdì 10, alle 10, si terrà un convegno presso l’auditorium della Provincia di Caserta, situato in via Ceccano, recentemente ristrutturato grazie ad un appalto dell’Amministrazione Magliocca. Durante l’evento sarà presente anche l’imprenditore Raffaele Pezzella, accusato più volte di essere legato al clan dei Casalesi e che, pochi giorni fa, ha subito un sequestro di otto milioni di euro, richiesti e ottenuti dalla Dda.

Nonostante l’organizzazione impeccabile della preside Adele Vairo, dobbiamo riflettere sulla scelta dell’auditorium di via Ceccano come sede del convegno, un edificio di proprietà dell’amministrazione provinciale di Caserta, guidata dal presidente Giorgio Magliocca, che è stato ristrutturato con un appalto da oltre un milione di euro, assegnato all’Ati composta dalla D’Alessandro Costruzioni di San Giorgio a Cremano, coinvolta in passato in un’inchiesta sulle tangenti nel comune napoletano, e dalla Comed, colpita da un’interdittiva antimafia per l’ingerenza che l’imprenditore Raffaele Pezzella, presunto corrotto di dirigenti della provincia di Caserta, aveva nell’impresa formalmente intestata a Carlo D’Amore ma riconducibile all’imprenditore casalese.

Il titolo del convegno afferma che la corruzione rappresenta il veleno mortale per il futuro dei giovani. Nonostante la presenza autorevole di esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine, non possiamo fare a meno di pensare a quanto spesso ci troviamo ad affrontare situazioni simili nella pubblica amministrazione attiva in questa desolata provincia di Caserta.

Ci viene in mente una famosa frase dell’anarchico Michail Bakunin: “Una risata vi seppellirà”.

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