La Procura della Corte dei Conti della Campania ha notificato un invito a dedurre a diversi dirigenti del Comune di Napoli, della società Napoli Servizi e del 36° Circolo Didattico Statale di Napoli “L. Vanvitelli”. A questi dirigenti sono state contestate delle condotte negligenti che hanno causato un danno erariale di 92.349,69 euro. Le indagini hanno riguardato la scuola dell’infanzia e primaria “L. Vanvitelli – plesso Caccavello”, che si trova in un edificio di proprietà privata e condotto in locazione dal Comune di Napoli. All’interno dell’edificio è presente un alloggio che era destinato al custode, ma che è stato occupato in modo illegittimo dai suoi eredi. Le indagini hanno evidenziato l’inazione della pubblica amministrazione nel liberare l’alloggio, consentendo agli occupanti abusivi di accedere ai locali scolastici in qualsiasi momento, con conseguenti ripercussioni sulla sicurezza degli studenti e sull’utilizzo indiscriminato dell’acqua. Inoltre, l’occupazione dei locali ha danneggiato l’offerta didattica, impedendo di utilizzare gli spazi come aule. Si è scoperto che una parte significativa del credito risarcitorio richiesto al Comune di Napoli è stata persa a causa della prescrizione, a causa delle condotte dei dirigenti comunali e della società Napoli Servizi. La Corte dei Conti ha evidenziato la gravità della situazione, considerando anche le difficoltà finanziarie del Comune di Napoli, che ha ricevuto finanziamenti statali condizionati alla corretta gestione del patrimonio immobiliare e alla dismissione dei “fitti passivi”. Attualmente, sono in corso ulteriori indagini per valutare eventuali responsabilità legate all’occupazione abusiva di altri alloggi presso istituti scolastici e edifici pubblici nella Municipalità 5. La mancata riscossione dei canoni d’affitto ha causato un ammanco di 133 milioni di euro nelle casse del Comune di Napoli. La Procura della Corte dei Conti della Campania ha invitato a dedurre responsabilità per il danno erariale sia alla preside di una scuola di Napoli che ad altri funzionari comunali e della società Napoli Servizi. Gli inquirenti ritengono che i funzionari comunali non abbiano mai contestato i ritardi della Napoli Servizi, consentendo così l’accumulo di una “stratosferica morosità”. Il Procuratore regionale della Corte dei Conti per la Campania, Antonio Giuseppone, ha spiegato che si tratta di un caso di cattiva gestione di un bene pubblico, ovvero un immobile occupato abusivamente senza il pagamento di alcun canone. Il Viceprocuratore generale della Corte dei Conti, Ferruccio Capalbo, ha inoltre sottolineato che sono in corso accertamenti per verificare eventuali responsabilità legate a 130 milioni di euro di crediti non riscossi e non più recuperabili.

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