Donna di 37 anni conferma le accuse di maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex marito
Una donna di 37 anni proveniente da Serre ha testimoniato ieri in tribunale confermando le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni da parte del suo ex marito. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, le violenze avrebbero avuto luogo tra il 2014 e il 2021.
“Ha provato a strangolarmi due volte. Mi ha rotto le costole, mi ha spezzato una gamba e mi picchiava ogni giorno. Mi impediva di recarmi in ospedale dicendomi che se lo avessi denunciato, ci avrebbero tolto tutti e tre i bambini. Mi colpiva per qualsiasi motivo e mi impediva di uscire di casa quando lui era al lavoro perché portava con sé l’unico paio di chiavi. A un certo punto, non ce l’ho fatta più e sono scappata. La vita con lui era un calvario”, sono state le parole della donna riportate dal Mattino.
Questo è solo uno dei tanti casi di violenza domestica che purtroppo si verificano nella nostra società. È importante che le vittime di tali abusi trovino la forza di denunciare e di cercare aiuto. La violenza domestica non deve essere tollerata e coloro che la commettono devono essere puniti secondo legge.
È fondamentale che le istituzioni e la società nel suo insieme si impegnino a combattere questo fenomeno, offrendo sostegno e protezione alle vittime. È necessario sensibilizzare la popolazione sull’importanza di riconoscere e segnalare i casi di violenza domestica, al fine di prevenire ulteriori tragedie.
La testimonianza coraggiosa di questa donna di Serre è un esempio di come sia possibile rompere il silenzio e porre fine a una situazione di abuso. Speriamo che il suo caso venga trattato con la giusta attenzione da parte delle autorità competenti e che le misure necessarie vengano prese per garantire la sua sicurezza e quella dei suoi bambini.
La violenza domestica è un problema serio che richiede un impegno collettivo per essere combattuto efficacemente. Non possiamo voltare le spalle alle vittime, ma dobbiamo sostenerle e offrire loro un ambiente sicuro e protetto. Solo così potremo sperare di porre fine a questa triste realtà e costruire una società più giusta e rispettosa.