Crollo a Torre del Greco, contributi per i commercianti di corso Umberto
Torre del Greco. Dallo scorso 16 luglio, Corso Umberto I è chiuso al transito dei veicoli a causa del crollo di un’ala di una palazzina lungo l’arteria. Da allora, l’immobile è stato sequestrato dalla magistratura e la strada è interdetta al traffico. Questa situazione ha creato un forte disagio, soprattutto per le attività commerciali della zona, che hanno riscontrato un significativo calo del loro volume d’affari.
Per venire incontro ai titolari degli esercizi lungo la strada interessata dalla chiusura del traffico, la giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella ha approvato una delibera che stabilisce i criteri per la concessione di un “contributo economico a favore dei nuclei familiari in condizioni di assistibilità appartenenti agli esercenti commerciali”.
Nella delibera si fa riferimento all’articolo 12 del regolamento per la disciplina dell’accesso ai servizi ed agli interventi sociali, che stabilisce le condizioni per accedere agli interventi socio-economici diretti destinati ai cittadini residenti nel territorio dell’ambito N31 che si trovano in particolare stato di disagio a causa dell’inadeguatezza del reddito rispetto al fabbisogno del nucleo familiare o in condizioni di bisogno socio-economico.
Si sottolinea inoltre che “nel mese di luglio 2023 il crollo del fabbricato sito in corso Umberto I ha determinato la chiusura del traffico veicolare, con conseguente ridimensionamento delle entrate per le attività commerciali ivi collocate, causando pertanto difficoltà e disagio socio-economico ai nuclei familiari degli esercenti commerciali”.
Pertanto, la giunta ha deciso di prevedere un contributo economico massimo di 2.500 euro per i nuclei familiari degli esercenti commerciali che dimostrino un calo del fatturato nel periodo luglio-ottobre 2023 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per accedere a questo beneficio, i titolari delle attività dovranno presentare documentazione adeguata a dimostrazione del calo di fatturato, anche tramite autocertificazione secondo il Dpr 445/2000, tenendo presente che gli uffici preposti effettueranno i necessari controlli per verificare quanto dichiarato.
Infine, nella delibera si evidenzia che i richiedenti dovranno presentare, insieme alla documentazione, una dichiarazione di rinuncia a eventuali azioni di rivalsa nei confronti dell’ente comunale per le difficoltà subite a causa del crollo del fabbricato.