Assolti i dirigenti dell’Asl di Caserta coinvolti nella vicenda riguardante la clinica privata Villa del Sole e l’attivazione del reparto di radioterapia. La sentenza è stata emessa due giorni fa dalla seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei nove imputati rinviati a giudizio nel 2019. Il fatto risale agli inizi del 2014, quando la direzione della clinica chiese l’accreditamento per l’attività di radioterapia. Le indagini avevano ipotizzato l’esistenza di alcune irregolarità nei documenti relativi al procedimento di accreditamento istituzionale e, precisamente, alle attività di sopralluogo svolte nel mese di marzo del 2014 e dall’accertamento della polizia giudiziaria del 2017 che non aveva trovato delle strumentazioni per la rilevazione periodica delle radiazioni e le attrezzature per la valutazione della dose singola dei relativi tempi di trattamento.

Ad essere assolti da tutte le accuse sono stati Gianluca Maccauro ed Americo Porfidia in qualità di legale rappresentante e componente del comitato esecutivo della clinica Villa del Sole, difesi in sede giudiziaria dal legale Ferdinando Trasacco. Con loro è stato assolto anche Consalvo Sperandeo già direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta, nonché presidente del Comitato coordinamento aziendale accreditamento, difeso dal legale Paolo Tanda. Nella lista ci sono Vincenzo Magnetta, difeso da Mauro Iodice, e Luigi Cimmino, difeso dal legale Luigi Iannettone; così anche Attilio Roncioni e Filippa Bernardo difesi dall’avvocato Gabriele Amodio; Marialuigia Trabucco con il legale Mauro Amendola e Carlo Ivan Cusano difeso dall’avvocato Raffaele Scarinzi. La sentenza, secondo le fonti aziendali, ha sconfessato quasi interamente l’accusa di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nei confronti dei dirigenti dell’Asl di Caserta componenti della commissione che ha effettuato il sopralluogo nel marzo del 2014. I magistrati della seconda sezione penale del tribunale sammaritano, il presidente Sergio Enea e il giudice a latere Giuseppe Zullo, hanno assolto tutti gli imputati con la formula piena perché “il fatto non sussiste”. I vari imputati, dal loro canto, avevano sempre sostenuto di essere estranei ai fatti, affermando di aver operato nel rispetto delle norme durante il sopralluogo avvenuto il 13 marzo 2014, in conformità con quanto previsto dalla check list allegata al Decreto del Commissario ad Acta numero 124 del 2012. Già al termine dell’udienza preliminare il giudice per le indagini preliminari aveva deciso di non rinviare a giudizio altri quattro dirigenti dell’Asl di Caserta, indagati dalla Procura, chiudendo in quella fase le rispettive posizioni di Ferdinando De Lucia, Laura Leoncini, Angela Maffeo e Gennaro Borruso.

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