Una condanna di due anni di reclusione, con pena sospesa, è stata stabilita dal giudice Alessandra Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Annunziata Miniero, una 62enne di Maddaloni che lavora come operatrice contabile presso il comando della polizia municipale addetta all’Ufficio Contravvenzioni. La donna è finita sotto processo per falso in atto pubblico e peculato.
Durante l’udienza preliminare, sono state accolte le richieste del difensore della 62enne, l’avvocato Giuseppe Ferraro, a fronte di una richiesta del sostituto procuratore Gerardina Cozzolino di 4 anni e 6 mesi di reclusione. Sono state disattese anche le richieste della parte civile, il Comune di Maddaloni, rappresentato dall’avvocato Giovanni Vairo, riguardo al pagamento di una provvisionale e al sequestro conservativo del Tfr dell’imputata.
Secondo quanto accertato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, Miniero, nel corso delle sue funzioni, avrebbe commesso un atto falso. Accedendo al sistema telematico ‘Munipol’, modificava le ricevute legittimamente rilasciate ai cittadini che avevano pagato le multe contestate loro, inserendo i dati di altre persone che si recavano allo sportello per pagare in contanti (a cui veniva rilasciata una ricevuta falsa), dando falsamente atto che queste avessero esibito la ricevuta di conto corrente (inesistente) a conferma del loro pagamento (mai avvenuto). Inoltre, l’operatrice della polizia municipale associava una ricevuta che la persona pagava in contanti per sostituirla con un numero di conto corrente inesistente, facendo sì che lei o altri riutilizzassero la ricevuta per attestare il pagamento di altre multe. Questo escamotage, che si è verificato tra gennaio 2015 e agosto 2017, le ha permesso di alterare 383 verbali. Grazie a questo sistema fraudolento, ha sottratto dalle casse del comando una somma di denaro pari a 54.068,51 euro, che erano stati pagati in contanti.