Una gang del Napoletano, composta da dodici membri, si trova ad affrontare il giudizio per aver truffato numerosi anziani, inclusa una donna di 94 anni residente a Caserta. L’accusa ha richiesto il rinvio a giudizio e l’udienza è stata fissata per il 17 novembre. L’indagine, avviata nel 2021 a Ruviano, ha portato alla luce diversi episodi di truffa ai danni degli anziani, tra cui il caso della donna di 94 anni che ha aperto la porta di casa a un uomo che si è finto il nipote, chiedendo denaro contante per la consegna di un pacco. Temendo per suo figlio, la signora ha consegnato 400 euro e una catenina d’oro con il volto della Madonna. I membri della banda, tutti appartenenti alla stessa famiglia, risiedono a Napoli e attualmente si trovano in detenzione o agli arresti domiciliari. I capi del sodalizio sono Gabriele e i suoi due figli, Antonio e Gennaro. Le indagini, durate otto mesi, hanno portato a dieci arresti e hanno contestato 54 episodi di truffa agli anziani, che sono stati derubati di somme ingenti e oggetti di valore sentimentale, come le fedi nuziali dei loro coniugi defunti. La banda ha tentato anche di derubare un uomo di 50 anni a Roccamonfina, ma senza successo. Le azioni della gang avvenivano tra le 11 e le 12 del mattino, quando gli anziani tornavano a casa dopo la spesa. La banda si organizzava utilizzando telefoni cellulari usa e getta per comunicare e inviare foto dei beni rubati, evitando di condividerli con i complici. Le truffe si sono estese in diverse località del Sud Italia, coinvolgendo anche Ciro Guasco, Nicola Mango, Pasquale Vacca, Salvatore Martinelli, Domenico Eduardo Di Palo, Raffaele Lionello, Angelo Maranta e una donna di nome Carmela Rubino. Un dettaglio che ha colpito gli investigatori è che nessuno degli arrestati aveva un lavoro e sono state condotte indagini riguardo a possibili introiti legati al reddito di cittadinanza. Le truffe si sono verificate in diverse località, dalla Campania alla Puglia e al Lazio.

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