Un astio profondo che risale a lungo tempo e che ogni volta che le due squadre si incontrano si infiamma. Ieri pomeriggio, durante la sesta giornata del campionato di Seconda categoria, allo stadio “Papa” di Succivo si sono verificati scontri tra le tifoserie della Polisportiva Gricignano e dell’Asd Messercola. Prima il lancio di petardi e fumogeni, poi gli attacchi verbali, le minacce e infine il danneggiamento di quattro auto e di un minibus a dodici posti dei sostenitori della squadra ospite, che lo scorso anno ha vinto il campionato di Terza categoria battendo proprio il Gricignano, che invece ha conquistato il primo posto nei playoff. Tutto ciò, nonostante la Questura di Caserta, una decina di giorni fa, dopo un’altra partita tra i padroni di casa e l’Union Vitulazio, avesse emesso un’ordinanza che vietava la presenza di pubblico durante le partite di calcio programmate nell’impianto di Succivo.
Sul posto sono intervenuti immediatamente, avvisati dalla società del Messercola e dal sindaco di Cervino Giuseppe Vinciguerra (a distanza), i carabinieri della stazione di Sant’Arpino, coordinati dalla Compagnia di Marcianise, che hanno cercato di riportare la situazione alla normalità, dopo che le due squadre sono rimaste chiuse per diverso tempo negli spogliatoi per ragioni di sicurezza. “Non è la prima volta che si verificano scontri,” dice Enzo Piscitelli, direttore tecnico dell’Asd Messercola, “tra le due tifoserie. Le tensioni sono scoppiate lo scorso anno quando, sempre a Succivo, i calciatori della squadra aversana hanno distrutto un omaggio floreale della nostra società. Sono continuate sul campo di Arienzo quando abbiamo vinto il campionato; sono stati danneggiati i bagni”. Una versione diversa, invece, viene fornita dalla società di casa. “Prima ci sono stati battibecchi,” dice il vicepresidente del Gricignano, Gennaro Pacilio, “poi, in accordo con il presidente Andrea Lettieri, si è passati al lancio di vere e proprie ‘bombe’ di carta che ci hanno spaventato. Alcune famiglie con figli sono scappate dalla tribuna. La paura è stata tanta ed è difficile da raccontare”.
Per quanto riguarda l’ordinanza a porte chiuse emessa dalla Questura, Pacilio precisa: “Nessuno ci ha detto nulla. Abbiamo regolarmente richiesto di giocare la partita al Comune di Succivo e non ci è stato vietato nulla. Il gestore del campo ci ha fatto entrare, non capiamo da dove arrivi questa ordinanza. La Federazione ci avrebbe avvisato se fosse stata notificata e avremmo giocato altrove”.