Una serata a Salerno si trasforma in un incubo per un agente penitenziario e la sua compagna. Mentre passeggiavano sul Corso principale della città, sono stati coinvolti in una terribile aggressione da parte di tre giovani stranieri provenienti dal sud America. Sotto lo sguardo attonito dei passanti, che hanno prontamente chiamato la polizia, i tre aggressori continuavano a colpire l’uomo. La vittima è stata trasportata in ospedale con un trauma facciale e lesioni allo zigomo, e dovrà rimanere in cura per dieci giorni. I tre aggressori, un dominicano, un cubano e un brasiliano, sono stati denunciati e al momento gli agenti dell’ufficio Immigrazione stanno verificando la loro regolarità sul territorio nazionale e valutando l’eventuale espulsione in caso di violazione delle norme. Nel frattempo, la polizia è riuscita a ricostruire quanto accaduto durante la notte. Inizialmente si era pensato che i tre giovani volessero rapinare la coppia, ma in realtà la lite e l’aggressione sono state scatenate da motivi personali. Sembrerebbe che uno dei tre abbia fatto una battuta che ha infastidito l’agente penitenziario, il quale si è avvicinato per chiedere spiegazioni, dando così inizio alla lite. Anche i tre aggressori hanno riportato alcune contusioni, sebbene meno gravi. La situazione sarebbe potuta peggiorare per la vittima se non fosse intervenuta la polizia. Questo episodio di violenza si è verificato nel pieno centro della città, durante una serata di inizio weekend, in un momento in cui avviene il cambio tra adulti e ragazzi nella movida cittadina. In questo caso, la violenza è stata scatenata da motivi personali e non da una rapina o da altri crimini. È preoccupante che episodi del genere avvengano tra cittadini comuni, anche se i tre aggressori non avevano precedenti penali, oltre alla loro situazione legale in Italia. Nel frattempo, per il weekend in corso, saranno svolti servizi coordinati tra le forze dell’ordine, con una suddivisione della città in aree e l’assegnazione di competenze territoriali a ciascun corpo.