Il “codice rosa” attivato all’ospedale Rummo di Benevento ha permesso di prendersi cura di una 14enne vittima di abusi sessuali. La ragazza, accompagnata dalla madre, è stata accolta da una ginecologa che ha eseguito tutti gli accertamenti necessari per comprendere la natura delle violenze subite. Dai fatti ricostruiti e dalla visita medica, sono emerse lesioni compatibili con una violenza sessuale. La denuncia è stata raccolta dai carabinieri di Benevento, che attueranno le azioni necessarie per avviare il processo. Al momento, l’accusato non è stato sottoposto a misure restrittive poiché non ha più accesso all’abitazione dove viveva la vittima. Si tratta di una storia anomala che va approfondita, ma non isolata, poiché spesso le violenze fisiche e psicologiche sui bambini e sulle donne vengono tenute nascoste. Il “percorso rosa” attivato all’ospedale Rummo nel 2019, grazie a un protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica e il Tribunale di Benevento, si occupa di prevenire e contrastare la violenza contro donne e minori, maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali e tratta di esseri umani. Si tratta di un servizio importante, attivo solo al Rummo e all’ospedale Cardarelli in tutta la Campania, sperimentato efficacemente durante il lockdown. Il primo approccio con le vittime di violenza avviene al Pronto Soccorso, dove viene applicato il codice Pr “percorso rosa” per garantire il trasferimento immediato in una medicheria dedicata. Successivamente, un’equipe medica multidisciplinare, composta da una psicologa e una ginecologa, si prende cura delle vittime. Il “percorso rosa” prevede anche la compilazione di una cartella clinica consultabile solo dalla direzione sanitaria dell’ospedale e dal responsabile del Pronto Soccorso, al fine di tutelare i dati sensibili delle vittime e evitare che possano essere utilizzati dall’autore della violenza per la propria difesa. Il centro offre alle donne abusate un luogo sicuro dove trovare rifugio e un percorso che va oltre l’ospedalizzazione, continuando fino all’inserimento nei centri antiviolenza del territorio.

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