Oggi la Corte d’Assise di Salerno ha emesso la sentenza nel processo bis sull’omicidio di Alfonso Quaranta, l’odontotecnico ucciso il 5 febbraio 2004 a Campagna. I quattro imputati sono stati assolti, nonostante le indagini della Dda Antimafia avessero evidenziato la presenza di una guerra di camorra nell’Agro tra i Petrosino D’Auria e il gruppo di Contaldo, attivi nella zona di Pagani.

Nel corso del processo, è emerso che l’agguato era stato pianificato contro N.F., di Pagani, ma Quaranta aveva cercato di salvarlo, gettandosi dall’auto e scappando tra la boscaglia della località Acerra lungo la via Tuori a Campagna. Gli esecutori materiali e il mandante dell’omicidio sono già stati condannati in un procedimento separato.

La procura aveva chiesto l’assoluzione dei quattro imputati, ritenendo che gli elementi di prova fossero contraddittori tra loro. Secondo l’indagine bis e le accuse della Dda, i quattro imputati avrebbero avuto ruoli e compiti nell’ideazione, nella pianificazione e nella logistica dell’omicidio, inclusa la fornitura e il recupero delle armi.

Adesso si dovrà attendere il deposito della sentenza per comprendere le ragioni dell’assoluzione e quali elementi non abbiano convinto la Corte d’Assise. I quattro imputati, residenti tra Campagna, Sant’Antonio Abate e Pagani, dovranno affrontare le conseguenze di questa decisione e le polemiche che sicuramente ne seguiranno.

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