Risultati degli esami saranno decisivi per determinare la causa della morte di Gerardina Corsano. Il procuratore della repubblica di Benevento, Aldo Policastro, sta coordinando le indagini e si sta indagando su altre possibili cause, come l’uso di pesticidi da parte della vittima. La Procura di Benevento sta lavorando su questo caso, che ha attirato l’attenzione della stampa nazionale.

Al momento, l’attenzione è rivolta al marito della donna e alle ore trascorse insieme dalla coppia. L’attività nell’azienda di famiglia è diventata un elemento centrale delle indagini, con tre persone indagate al momento. Il giorno dopo essere stati in pizzeria, entrambi hanno cominciato ad accusare dolori gastrointestinali e si sono recati due volte al pronto soccorso dell’ospedale, ma purtroppo Gerardina è deceduta e il marito è stato trasferito al Cotugno di Napoli.

Le indagini hanno portato al sequestro della pizzeria e degli alimenti utilizzati dai gestori, oltre al sequestro delle cartelle cliniche dei coniugi. È stata nominata una commissione per l’autopsia sulla salma di Gerardina, composta dalla dottoressa Carmen Sementa, dal professor Alessandro Santurro e dal dottor Sebastiano Leone. È stato anche disposto il sequestro della cartella clinica del Cotugno e l’affidamento all’Istituto superiore di sanità delle analisi sugli alimenti prelevati in pizzeria, su Angelo Meninno e nella sua abitazione.

L’Istituto Superiore di Sanità ha escluso la presenza di botulino nei campioni alimentari e su Angelo Meninno al momento del ricovero. Di conseguenza, la pizzeria è stata dissequestrata e l’indagine si sta concentrando su nuove ipotesi, tra cui quella della tossinfezione causata dalla manipolazione di sostanze chimiche nell’azienda del Meninno.

La Procura di Benevento non conferma ancora queste ipotesi e si attende la relazione sull’autopsia di Gerardina per avere una chiara e definitiva risposta. I quesiti posti al collegio peritale riguardano principalmente i liquidi e i tessuti prelevati, la presenza di virus, batteri e polveri tossiche. Solo dopo sarà possibile seguire una pista concreta.

Non mancano opinioni contrastanti a causa del clamore mediatico. I talk show sono pieni di immagini della coppia arianese e Angelo Meninno continua a ribadire che prima della sera del 28 ottobre lui e la moglie erano in perfetta salute e non riesce a spiegare quanto accaduto. Anche i gestori della pizzeria parlano della necessità di uscire da questo incubo, nonostante il riavvio dell’attività. Il medico che ha curato i coniugi in ospedale afferma di aver seguito il protocollo previsto.

La verità verrà comunque a galla secondo la Procura di Benevento. Bisogna affidarsi ai dati certi per avere una risposta definitiva.

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