Roberto Fallarino, un uomo di 30 anni, è stato arrestato nella notte tra il 10 e l’11 novembre per possesso di droga con l’intento di spacciarla. Durante una perquisizione condotta dalla Guardia di Finanza di Benevento, sono stati trovati in suo possesso 98 grammi di cocaina e una bilancia di precisione. A seguito di ciò, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Benevento.

Tuttavia, oggi il Giudice per le Indagini Preliminari, in seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’indagato e alle argomentazioni presentate dalla sua difesa, rappresentata dall’avvocato Antonio Leone, ha deciso di non accogliere la richiesta di custodia cautelare in carcere e ha disposto la sua immediata scarcerazione con l’obbligo di dimora.

Questa decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione delle circostanze e delle prove presentate. L’indagato ha fornito delle dichiarazioni che hanno sollevato dubbi sulla sua effettiva responsabilità nel reato contestato. Inoltre, la difesa ha sostenuto che non esistono elementi sufficienti a giustificare la custodia cautelare in carcere, sottolineando l’assenza di precedenti penali e la stabilità lavorativa dell’imputato.

Il Giudice ha quindi ritenuto che, al momento, non sussistano i presupposti per trattenere l’indagato in carcere, ma ha imposto l’obbligo di dimora come misura cautelare. Questo significa che Roberto Fallarino dovrà risiedere in un luogo stabilito dalle autorità giudiziarie e non potrà allontanarsi senza il loro consenso.

Questa decisione ha suscitato diverse reazioni, con alcuni che sostengono che il rischio di fuga o di reiterazione del reato sia troppo alto per concedere la scarcerazione. Altri, invece, ritengono che sia giusto dare una possibilità all’indagato di dimostrare la sua innocenza e che la custodia cautelare in carcere debba essere riservata solo a casi eccezionali.

Ora spetta alle autorità giudiziarie seguire da vicino il caso e valutare attentamente ogni elemento a disposizione per arrivare a una conclusione definitiva. Nel frattempo, Roberto Fallarino dovrà rispettare l’obbligo di dimora e collaborare pienamente con le indagini in corso.

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