Napoli, palazzo di Pizzofalcone violato nuovamente dai clan

La scorsa sera un gruppo di persone, tra cui alcune donne legate ai clan e la signora che minacciò di spararmi in testa in diretta televisiva un anno fa, ha rotto i sigilli nel palazzo di Pizzofalcone e sfondato un’abitazione murata perché ritenuta occupata da soggetti vicini alla camorra. Sono noti alle forze dell’ordine e hanno preso possesso di uno terraneo nel palazzo Serra di Cassano che è stato adibito prima a parcheggio illegale di scooter e adesso di abitazione di un gruppo di pregiudicati. Così il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli denuncia in una nota che il palazzo di proprietà del Comune di Napoli di via Egiziaca a Pizzofalcone è stato nuovamente violato dai clan. Coloro che hanno rotto i sigilli sono stati mandati via dagli agenti di Polizia.

Borrelli, che denuncia il fenomeno delle occupazioni abusive di Pizzofalcone da tempo, sottolinea che «questo palazzo da cui sono stati cacciati tutti gli occupanti abusivi legati a vario titolo alla camorra è il simbolo della battaglia delle istituzioni contro la presenza della criminalità sempre più asfissiante sul nostro territorio».

«È chiaro – aggiunge – che questa azione è una sfida allo Stato, alla gente perbene della città, alla legalità. Le donne, tutte note alle forze dell’ordine per le parentele con la criminalità organizzata, si sono portate bambini, disabili e anziani per tentare di restare nel palazzo ma le forze dell’ordine non si sono fatte intimidire e stesso in nottata hanno murato di nuovo l’appartamento sottratto ai clan».

«Chiederò al ministro Piantedosi di aumentare ulteriormente la presenza di uomini delle forze dell’ordine nel napoletano e di intervenire duramente a Pizzofalcone ove i clan stanno cercando di nuovo di seminare il terrore tra la gente perbene che non riesce più a vivere serenamente. Loro sono tanti ma noi – conclude il deputato – dobbiamo essere di più e le istituzioni devono sostenere questa battaglia».

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