Nel servizio trasmesso stasera a Striscia la notizia, Luca Abete ha scoperto una situazione scandalosa all’interno del Palazzo di Giustizia di Napoli. Sembra infatti che alcuni addetti alle fotocopie stiano incassando denaro senza rilasciare lo scontrino. Ma quando il giornalista si è presentato per indagare sulla questione, la situazione è degenerata. È stato aggredito verbalmente e allontanato dai dipendenti del Tribunale.

Durante l’incontro, un signore ha affermato: “Noi siamo soggetti alla legge, a differenza tua che vieni qui a fare bordello”. Quando Abete ha chiesto se fosse giusto non emettere scontrini, l’uomo ha risposto in modo provocatorio: “Che te ne importa? Quale è il problema?”. Un altro ha aggiunto: “Questa non è cosa tua, vattene. Deve uscire! Se ne vada! Sta entrando in un posto privato dove non può entrare”.

Questa situazione è estremamente preoccupante, soprattutto perché coinvolge il Palazzo di Giustizia, un luogo in cui ci si aspetta che venga rispettata la legge. È inaccettabile che alcuni dipendenti si comportino in questo modo, evadendo le tasse e agendo al di fuori dei confini legali.

È fondamentale che le autorità competenti intervengano immediatamente per porre fine a questa pratica illegale. Non possiamo permettere che ci siano persone che si sentono al di sopra della legge e che si approfittano dei cittadini. È necessario che vengano adottate misure severe per garantire l’integrità e la trasparenza all’interno del sistema giudiziario.

È anche importante che i cittadini siano consapevoli dei loro diritti e denuncino qualsiasi comportamento illecito che riscontrino. Solo attraverso la collaborazione e la partecipazione attiva di tutti possiamo combattere la corruzione e garantire un sistema giudiziario equo e imparziale.

In conclusione, è fondamentale che vengano adottate azioni immediate per porre fine a questa pratica illecita nel Palazzo di Giustizia di Napoli. Non possiamo permettere che ci siano persone che si sentono al di sopra della legge e che agiscano in modo disonesto. Solo attraverso un impegno comune possiamo garantire un sistema giudiziario trasparente e affidabile.

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