Babygang: una catena di solidarietà dopo un brutale assalto

Babygang è nuovamente in azione, ma questa volta la risposta è stata una catena di solidarietà e aiuti. Qualche settimana fa, a piazza Nazionale, un 13enne è stato preso di mira da un gruppetto di coetanei che lo hanno aggredito fino a fargli cadere un dente. Questo episodio ha innescato una rete di sostegno nei confronti del ragazzino e della sua famiglia. È un lieto fine, che però conferma il dato dell’aumento degli assalti violenti da parte di gruppi di minorenni che prendono di mira coetanei senza motivo. Le violenze, spesso, non hanno uno scopo se non quello di spaventare e prevaricare i malcapitati, anche se questa volta la vittima è stata derubata. I ragazzi gli hanno rubato il cellulare e cinque euro che aveva in tasca per la merenda.

Questi raid violenti non hanno confini di quartiere e colpiscono spesso luoghi di maggiore concentrazione di ragazzi, ma non in questo caso, poiché l’aggressione è avvenuta dopo l’uscita da scuola. Il fatto risale al 27 ottobre, quando il 13enne si trovava nei pressi di piazza Nazionale e stava tornando a casa insieme ai suoi amici, dopo una mattinata di lezioni. L’aggressione è cominciata con l’accerchiamento del ragazzino da parte di un gruppo di ragazzi, seguito da insulti verbali e minacce, e infine dalle botte. Inizialmente, i bulli hanno costretto il 13enne a consegnare il cellulare e i cinque euro, ma non contenti hanno continuato a picchiarlo. Il minore ha subito una serie di colpi, incluso un pugno in bocca che gli ha fatto perdere l’equilibrio e cadere a terra, mentre il branco si allontanava lasciandolo tramortito.

Dopo l’aggressione, che è durata solo pochi secondi, il ragazzo è stato soccorso da un anziano e da alcuni passanti che hanno avvisato la sua famiglia. Le conseguenze delle percosse subite sono state numerose, traumi contusivi in varie parti del corpo, ematomi e la perdita di un dente definitivo. Non si può quantificare con altrettanta precisione il danno emotivo causato. Il 13enne è stato medicato in ospedale e dovrà sottoporsi a una serie di interventi per sostituire il dente fino al termine della fase di crescita, per poi intervenire in modo definitivo in età adulta.

La necessità di cure odontoiatriche particolari e la possibilità di fornire supporto psicologico al ragazzo e alla sua famiglia hanno innescato una catena di solidarietà sui social media. Su un gruppo di Facebook è stato lanciato un appello per aiutare la famiglia del ragazzo, a cominciare da medici e odontoiatri che si sono offerti di assistere gratuitamente il ragazzino.

L’allarme e le segnalazioni riguardo ai numerosi episodi di violenza che coinvolgono minori, sia come vittime che come autori di brutali assalti, a Napoli, sono partiti dai genitori. L’aumento della microcriminalità segnalato da mamme e papà è stato al centro di un sit-in che si è svolto il 28 ottobre in via Scarlatti, per chiedere una maggiore presenza delle forze dell’ordine nei luoghi frequentati dai giovani. Il grido d’aiuto lanciato dalla rete dei genitori, al Vomero, il giorno successivo all’aggressione al 13enne a piazza Nazionale, rappresenta sicuramente un sintomo di preoccupazione percepita dagli adulti riguardo alla proliferazione di baby gang e branco di bulli. Dopo la protesta nel cuore di via Scarlatti, la rete dei genitori ha annunciato sit-in a Chiaia e nel centro storico.

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