Il segretario del partito politico Rifondazione Comunista, Tony Della Pia, ha commentato la decisione di rinvio a giudizio del sindaco di Monteforte Costantino Giordano, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo Della Pia, questa decisione è il naturale sviluppo delle indagini condotte dalla Procura Antimafia nell’ambito dell’inchiesta “Aste ok”. Pertanto, il segretario ribadisce la richiesta di dimissioni del sindaco, già formulata nel gennaio scorso.

Della Pia sottolinea l’importanza della figura di chi ricopre una carica pubblica e afferma che non possono esistere zone d’ombra sulla sua immagine né ipotesi di comportamenti pericolosi. Oltre alla vicenda giudiziaria, il segretario fa riferimento alla situazione complessiva del Comune di Monteforte, che sembra essere in completo disordine: dimissioni dei segretari comunali, le recenti dimissioni del consigliere ed ex assessore Tomeo con gravi allusioni all’ingerenza di soggetti esterni all’amministrazione ma presenti costantemente nel municipio, mancata approvazione del bilancio di previsione 2023 e l’istituzione di una commissione prefettizia per le ipotesi di condizionamento mafioso nell’attività dell’ente.

Secondo Della Pia, questi motivi sono più che sufficienti per giustificare lo scioglimento del consiglio comunale e l’indizione di nuove elezioni. Il segretario critica anche il Partito Democratico provinciale per la mancanza di provvedimenti nei confronti di Giordano e l’assenza di critiche, come se tutto ciò rientrasse nella normale amministrazione. Della Pia fa notare la differenza di atteggiamento del Partito Democratico, che ha recentemente richiesto la revoca dell’incarico al direttore del Piano di Zona sociale di Avellino, anch’egli indagato per reati simili a quelli di Giordano. Questa incoerenza e “doppiopesismo” alimentano il distacco dei cittadini dalla politica e favoriscono l’affermazione delle destre. Della Pia conclude sottolineando che il suo partito combatterà sempre questi atteggiamenti.

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