Oggi si terranno i funerali di Patrizia Vella Lombardi, la donna di 54 anni strangolata dal figlio Francesco Plumitallo il 14 novembre nella loro casa a Capodrise, in via Santa Maria Degli Angeli. La cerimonia sarà officiata dal vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, nella chiesa di San Giovanni Paolo II nel quartiere di San Giuliano, a Marcianise. La chiesa è guidata dal fratello della vittima, Gianni Vella, che è anche vicario generale della Diocesi. Alla funzione parteciperanno i vertici della Curia e diversi sacerdoti e diaconi della zona. La salma arriverà in chiesa alle 9:30. Francesco, il figlio accusato dell’omicidio, non potrà partecipare ai funerali poiché si trova in carcere. La giudice per le indagini preliminari ha disposto una perizia psichiatrica su di lui su richiesta degli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, che sostengono che il ragazzo non sia in grado di affrontare il processo a causa di problemi mentali. Il consulente nominato dalla Procura è lo psichiatra Raffaele Sperandeo, che inizierà il suo incarico il 23 novembre. Durante gli interrogatori con l’accusato, Sperandeo sarà affiancato dallo psichiatra Giovanni D’Angelo, che ha seguito Francesco prima che fosse affidato all’Unità di salute mentale del Distretto 16 dell’Asl di Caserta. Francesco è considerato un ragazzo problematico con un passato di autolesionismo. La Procura lo ha accusato di omicidio volontario pluriaggravato. Se la sua incapacità di intendere e di volere verrà accettata, verrà trasferito in una struttura sanitaria per persone con disturbi mentali. Durante l’interrogatorio di garanzia, Plumitallo ha ricostruito la dinamica del crimine e ha affermato di pentirsi del gesto, attribuendolo a uno stato di confusione mentale causato dalla sua condizione psicofisica e dalla mancata assunzione dei farmaci prescritti per sedare le crisi e gli scatti d’ira. Da luglio, avrebbe smesso di prendere i medicinali, il che avrebbe peggiorato i rapporti con la madre. Gli inquirenti stanno ancora valutando la versione fornita dal figlio. Ieri mattina è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Vella Lombardi per determinare le cause e l’ora del decesso. Patrizia era separata dal marito e viveva con Francesco e don Gianni. Gli altri due figli, Antonio e Sara, avevano seguito il padre a San Tammaro. Fonti vicine alla famiglia raccontano degli enormi sacrifici e degli sforzi fatti sia dal sacerdote che da Patrizia per cercare di dare a Francesco una vita normale.