Il gip Alessandra Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di disporre una perizia psichiatrica in incidente probatorio per Francesco Plumitallo, un uomo di 30 anni accusato di aver strangolato sua madre, Patrizia Lombardi Vella, conosciuta come Rosa. Il prossimo 23 novembre, il magistrato conferirà l’incarico d’urgenza allo psichiatra Raffaele Sperandeo, il quale dovrà valutare sia la capacità di intendere e volere di Plumitallo al momento del delitto, sia la sua capacità di affrontare un eventuale processo.

I difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, hanno chiesto la perizia psichiatrica durante l’udienza di convalida del fermo. A supportare il consulente nominato dal Tribunale ci sarà lo psichiatra Giovanni D’Angelo, che aveva seguito Francesco prima che venisse preso in carico dal dipartimento di Salute Mentale di Marcianise. Il giudice ha confermato, al momento, la custodia cautelare in carcere per Plumitallo, che si trova ristretto in un reparto speciale del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, sotto stretta sorveglianza da parte degli agenti, a causa del timore di possibili atti di autolesionismo da parte sua.

L’omicidio è avvenuto martedì mattina nell’appartamento della famiglia Vella, in via Santa Maria degli Angeli a Capodrise, al confine con Marcianise. Secondo la versione fornita dall’indagato, Francesco e Rosa stavano facendo colazione quando il 30enne si è avvicinato alla madre, l’ha afferrata per un braccio e poi l’ha strangolata da dietro. È stato Plumitallo stesso a chiamare la polizia e i familiari.

Durante gli interrogatori, Plumitallo ha confessato tutto prima al pubblico ministero Giacomo Urbano e poi al giudice per le indagini preliminari. Ha parlato di un raptus, un momento di scarsa lucidità in cui sarebbe stato fuori di sé. Ha inoltre confermato di non aver assunto i farmaci prescritti per controllare i disturbi psichici di cui soffre.

Oggi verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Rosa, che sarà eseguita dal medico legale Omero Pinto presso il Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Successivamente, la salma di Rosa, sorella di monsignor Gianni Vella, vicario della diocesi di Caserta, verrà liberata per la celebrazione dei funerali.

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