Martino Lanna, l’allevatore bufalino di Grazzanise, è stato accusato di estorsioni da Francesco Zagaria, collaboratore di giustizia noto come Ciccio e’ Brezza. Secondo Zagaria, Lanna riceveva pagamenti per conto del clan dei Casalesi, di cui Zagaria faceva parte. Il pentito ha affermato di conoscere Lanna da oltre 20 anni e che lui era considerato una persona del clan. Inoltre, ha rivelato che Lanna ha ricevuto 80.000 euro per stare con lui.
La vicenda riguarda anche Troca Allaman, un albanese specializzato in furti di mezzi agricoli, che veniva utilizzato da Zagaria per estorcere gli allevatori. Secondo Zagaria, i furti venivano commissionati da lui e poi gli allevatori si rivolgevano a lui per riavere i mezzi, pagando una somma di denaro.
I magistrati antimafia hanno ricostruito quattro episodi estorsivi avvenuti tra il 2011 e il 2013, in cui gli imprenditori e gli allevatori venivano minacciati e costretti a pagare somme che variavano dai 1500 agli 8.000 euro. Zagaria avrebbe offerto la sua protezione in nome di Michele Capastorta Zagaria, capo del clan dei Casalesi.
Il processo continua con l’esame dell’imputato Martino Lanna, assistito dall’avvocato Francesco Parente.