Inizia il processo per violenza sessuale aggravata a cui sono accusati i fratelli P.I. e A.I., rispettivamente di 32 e 35 anni, di Piedimonte Matese, nei confronti di una 14enne. Davanti alla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Francesco Ciocia con i giudici Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino, si è aperto il dibattimento con l’ammissione dei mezzi di prova.

Si tornerà in aula nel mese di febbraio per l’audizione della vittima. Secondo quanto accertato dalla Procura sammaritana, i due fratelli il 10 aprile 2018 a Piedimonte Matese, mentre erano in compagnia della 14enne, le hanno tolto i pantaloni e gli slip. Mentre A.I. la teneva ferma per le braccia, il fratello P.I. cercava di penetrarla, ma non riuscendo, ha eiaculato fuori. Nel mentre, la ragazza veniva minacciata che sarebbero andati a cercarla se avesse parlato con qualcuno dell’accaduto. Dopo la violenza, la ragazzina ha raccontato l’accaduto alla madre che l’ha portata all’ospedale di Piedimonte Matese dove è stata visitata. Da lì sono iniziate le indagini dei carabinieri della locale compagnia che hanno portato all’individuazione dei due imputati. Nella difesa legale sono impegnati gli avvocati Giuseppina Castaldo per la persona offesa e Antonio Izzo per gli imputati.

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