Violenza e pericoli a Bellizzi Irpino

Ancora una volta il carcere di Avellino è teatro di follia e pericolo. La situazione nelle carceri della Campania rimane critica ed allarmante, come afferma Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Guacci racconta gli ultimi episodi di violenza nel carcere irpino: un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella, bruciando lenzuola e indumenti personali. Le fiamme e il fumo si sono propagati rapidamente in tutto il reparto, ma grazie all’intervento tempestivo del personale penitenziario, l’incendio è stato spento e l’ordine è stato ripristinato. I poliziotti intervenuti hanno dovuto ricevere cure ospedaliere al termine dell’operazione.

Nella stessa giornata, un’agente penitenziaria ha scoperto una grande quantità di hashish nascosta in un pacco destinato a un detenuto. Il SAPPE sottolinea come senza la professionalità e il senso del dovere del personale penitenziario, questi eventi avrebbero potuto avere conseguenze ancora più gravi.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, aggiunge che sono stati momenti di grande tensione, ma fortunatamente il personale penitenziario è intervenuto prontamente per spegnere l’incendio e salvare il detenuto. Tuttavia, Capece fa notare che gli strumenti a disposizione sono pochi, comprese le maschere antifumo e le attrezzature per il pronto intervento. Si paga ancora il prezzo di un’amministrazione carente e delle assegnazioni di individui violenti, arroganti e pericolosi, che non sono adatti all’istituto penitenziario.

Capece conclude dicendo che è necessario agire, poiché questi eventi critici sono annunciati. Ha recentemente incontrato il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, sottolineando la necessità di non essere indulgenti verso chi aggredisce i poliziotti. In questo senso, il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, che prevede un aumento delle pene per i detenuti che aggrediscono il personale penitenziario, va nella giusta direzione. Capece ricorda anche l’apprezzamento per l’impegno del Ministro della Giustizia Carlo Nordio e del suo omologo albanese Ulsi Manja nel trasferimento dei detenuti albanesi nelle carceri del loro paese d’origine.

La situazione nelle carceri della Campania rimane quindi critica e richiede interventi urgenti per garantire la sicurezza del personale penitenziario e dei detenuti.

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