Ferdinando De Rosa, affiliato al clan dei casalesi fazione Zagaria, è stato rilasciato con quattro anni e sei mesi di anticipo. La sua difesa è stata curata dall’avvocato Cipriano Di Tella.

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riunito nella seconda sezione penale, composta dalla Presidente Rosetta Stravino, dal Giudice Antonio Riccio e dalla GOP Carla Montanaro, ha accolto la richiesta del difensore di applicazione dell’art. 671 c.p.p., che prevede l’applicazione della disciplina del reato continuato che riduce a una sola condanna più sentenze.

Nella sentenza si legge: “È importante sottolineare come sia stato accertato il coinvolgimento nel clan dei Casalesi, fazione Zagaria, in coincidenza con il tentativo di estorsione contestato nel capo 1) (novembre 2010), per il quale era già stato riconosciuto il vincolo della continuazione nella sentenza. Inoltre, si è riscontrata l’identità del titolo di reato per le altre condotte estorsive, la somiglianza delle modalità di esecuzione, l’utilizzo del nome di Zagaria in ognuna di esse, tanto che è contestata l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi e di essersi avvalso della forza di intimidazione ad esso legata, la vicinanza a una persona vicina a Zagaria con una posizione di vertice (Santamaria Antonio), la contemporaneità delle stesse nel tempo – aprile, novembre e dicembre 2010 – e lo stesso contesto territoriale in cui operavano (Cancello ed Arnone e il territorio limitrofo di Grazzanise) sono numerosi elementi dai quali si deduce l’esistenza di una determinazione criminale unitaria”.

De Rosa, dal suo primo arresto nel 2010, ha scontato complessivamente circa 8 anni di carcere. Era detenuto nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere ed è stato rilasciato ieri nel tardo pomeriggio.

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