L’ex presidente di Confindustria Avellino, Gianni Lettieri, è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere per bancarotta fraudolenta. La decisione è stata presa dai giudici del Tribunale Collegiale di Avellino, presieduto da Lucio Galeota, che hanno riconosciuto la responsabilità penale di Lettieri e di altri due imputati, Annalaura Lettieri e Galgano Michele Arcangelo.

Il sostituto procuratore Vincenzo Russo aveva richiesto una condanna a cinque anni, ma i giudici hanno deciso di assolvere gli imputati dalle accuse di bancarotta documentale e preferenziale e false comunicazioni sociali. Annamaria Mazziotti è stata invece assolta da tutte le accuse.

L’accusa per cui Lettieri è stato condannato è quella di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Lettieri era presidente del Consiglio di Amministrazione della società “Mcm Manifatture Cotoniere Meridionali in liquidazione srl” e avrebbe dovuto impedire il fallimento della stessa.

L’inchiesta della Procura di Avellino e della Guardia di Finanza ha rivelato che alcuni atti, come l’accordo stipulato nel 2013 per estinguere il debito della società fallita nei confronti della Mcm Holding, non sono stati rispettati nei confronti dei creditori. Lettieri avrebbe avuto un ruolo chiave nel recepire gli effetti contabili di quell’accordo.

La difesa di Lettieri ha sostenuto che egli si fosse dimesso dalla holding prima che venisse approvato il bilancio e che non poteva essere imputato per il suo coinvolgimento. Tuttavia, la sentenza è stata emessa e la motivazione sarà depositata entro novanta giorni.

Questa condanna rappresenta un duro colpo per Lettieri, che negli anni scorsi si era anche candidato per la corsa a Palazzo San Giacomo. La sua reputazione è stata danneggiata e la sua carriera politica potrebbe subire delle conseguenze. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa vicenda.

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