Boss pentito chiede benefici per i collaboratori di giustizia
Augusto La Torre, ex boss della camorra di Mondragone, è in sciopero della fame da dieci giorni per ottenere i benefici previsti per i collaboratori di giustizia. Il suo avvocato, Antonio Miraglia, ha diffuso una nota in cui La Torre esprime la sua richiesta. Attualmente detenuto nel Polo Universitario del Carcere di Padova, La Torre ha recentemente conseguito la sua terza laurea e ha pubblicato un libro intitolato “Il Camorfista”, attualmente in ristampa.
La Torre spiega attraverso il suo avvocato che sta scioperando per ottenere una semplice chiarificazione sulla modalità di richiesta dei benefici penitenziari previsti per tutti i detenuti. Nonostante abbia perso 10 chili durante lo sciopero, nessuno gli ha dato una risposta. Dopo vent’anni di collaborazione con la giustizia, nessun procuratore della DDA di Napoli, Roma o Salerno vuole dirgli se deve richiedere i benefici come collaboratore o come ex mafioso.
Attraverso il suo avvocato, l’ex boss La Torre annuncia che continuerà lo sciopero della fame finché un procuratore non gli darà una risposta. Purtroppo, non avendo un seguito come Cospito e altri detenuti politicamente sponsorizzati, La Torre conclude che non essendo anarchico o politicizzato, non ha ricevuto un supporto simile.
In conclusione, il boss pentito Augusto La Torre è in sciopero della fame per ottenere i benefici per i collaboratori di giustizia e chiede una risposta dai procuratori competenti.