Scandalo nel Beneventano: sindaco ai domiciliari e imprenditore in carcere per turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di valori. Questa mattina, dopo complesse indagini coordinate dalla Procura di Benevento, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale beneventano e della Compagnia di Montesarchio hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di un imprenditore, del sindaco e di un vigile urbano.
Le indagini hanno evidenziato irregolarità nella gestione di alcune procedure pubbliche del Comune, riguardanti lavori pubblici, assistenza sociale e raccolta rifiuti. In particolare, sono emerse irregolarità nella gara d’appalto per i lavori di messa in sicurezza e sistemazione idraulico-forestale di una strada. Questi lavori sono stati resi possibili grazie alla complicità tra il sindaco e un vigile urbano, che faceva parte della commissione di gara, e l’impresa aggiudicataria. Il sindaco avrebbe commissionato anche dei piccoli lavori di manutenzione stradale, eseguiti dall’imprenditore come un favore per accontentare il proprio elettorato.
Un secondo episodio riguarda la gara per l’affidamento del servizio di accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati. Il sindaco ha promosso personalmente la costituzione di un’associazione temporanea di imprese (ATI) e ha individuato un immobile per l’accoglienza dei minori, nonostante fosse consapevole che non fosse ancora idoneo. La gara non è stata completata a causa di problemi tecnici riscontrati nell’inserimento della domanda al sistema MEPA.
Infine, sono emerse irregolarità anche nella procedura di affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani. Questo servizio è stato affidato a un’impresa che era già affidataria del servizio, violando il principio di rotazione e alterando la concorrenza nell’affidamento.
Questi gravi episodi di corruzione e abuso di potere mettono in luce la necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza nelle procedure pubbliche. È fondamentale che i responsabili vengano puniti e che venga ripristinata la legalità nel Beneventano. Solo così si potrà ripristinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali e garantire una gestione corretta e trasparente degli affari pubblici. La lotta contro la corruzione deve essere una priorità assoluta per garantire uno sviluppo sano e equo della nostra società.