Ultimo aggiornamento 22 minuti fa
S. Cecilia vergine e martire
Costiera amalfitana, truffe agli anziani, attenzione
«Sono un Maresciallo dei Carabinieri: suo figlio ha avuto un incidente». Tentativi di truffa agli anziani in Costiera Amalfitana: attenzione!
Massima attenzione in Costiera Amalfitana: diverse sono le segnalazioni da parte dei cittadini più attenti di tentativi di truffe telefoniche in vari comuni del comprensorio. In un caso, i truffatori hanno telefonato a una coppia di anziani presentandosi come Carabinieri e avvisando che il figlio aveva avuto un incidente. Per fortuna i due non hanno creduto alla telefonata e hanno contattato il figlio per verificare che stesse bene. L’invito è quello di tenere sempre ben alta la guardia e soprattutto a istruire i più anziani, diffidando da qualsiasi richiesta di contanti ricevuta telefonicamente da sedicenti avvocati, corrieri o forze dell’ordine.
Descriviamo la fattispecie della truffa dell’incidente. Immaginiamo una signora anziana, che chiameremo Rosa. La sua è una vita tranquilla, talvolta si sente sola perché i figli hanno ormai le proprie vite e non possono trascorrere tanto tempo con lei, ma per lei è sufficiente sapere che i suoi ragazzi stanno bene. Ecco perché, quando una mattina riceve la telefonata di un Maresciallo dei Carabinieri, le sembra che la terra prenda improvvisamente a franare sotto i suoi piedi. La voce del militare è gentile ma ferma, mentre spiega a Rosa che suo figlio è rimasto coinvolto in un incidente. Nulla di grave, per carità, ma qualcosa è andato storto con l’assicurazione, e il ragazzo potrebbe trovarsi nei guai con la giustizia. Guai seri. Per Rosa sono attimi di puro panico. Ripensa all’ultima volta che ha sentito Marco, a come le era sembrato stanco, forse preoccupato. Magari non ce l’ha fatta, negli ultimi tempi, a far quadrare i conti, e alla rata dell’assicurazione ha dovuto rinunciare per pagare debiti e bollette… Il MaresciaIlo, da parte sua, la rassicura: una soluzione c’è. Basterà pagare una “piccola cauzione”; e il suo ragazzo sarà libero: altrimenti non resterà che trattenerlo in “camera di sicurezza”. Il linguaggio è da cinema americano, ma Rosa non lo può sapere. Lei sa solo che suo figlio ha bisogno di aiuto. I tremila euro richiesti per la “cauzione” non sono uno scherzo, ma non importa: una piccola riserva di denaro Rosa la tiene sempre in casa; per il resto è pronta a precipitarsi alla Posta: un “avvocato”, le assicurano, verrà a ritirare personalmente il denaro. Non è passata un’ora dalla telefonata del Maresciallo che Rosa è già uscita dall’ufficio postale, nella borsa i mille euro che ha potuto ritirare grazie all’intervento del Direttore della filiale, che la conosce da sempre. E sarà proprio lui, dopo aver congedato la cliente, a farsi delle domande. Cosa avrà spinto una donna a dir poco oculata, che vive della sua modesta pensione, a fare un prelievo così consistente? E perché gli è sembrata tanto agitata? Del fenomeno delle truffe ai danni degli anziani è ben informato, anche grazie a una capillare campagna di informazione, e nel dubbio è ai Carabinieri che il Direttore si rivolge. Il Comandante di Stazione non minimizza. In un attimo è a casa di Rosa, che quando lo vede lo assale: come sta suo figlio, e quando arriverà l’avvocato a ritirare i soldi della cauzione? Il Maresciallo ci metterà del tempo a calmarla e a spiegarle il raggiro in cui è incappata, ma per Rosa il mondo smetterà di essere una barca alla deriva solo quando il militare riuscirà a rintracciare suo figlio, dimostrandole che nulla di male gli è accaduto. Non resterà a quel punto che aspettare la visita del sedicente “avvocato” e tendere la trappola. A rispondere al citofono, all’ora convenuta, sarà la signora Rosa, ma a ricevere il finto legale ci penseranno i Carabinieri… L’attenzione non è mai troppa: se venite contattati e avete il sospetto di essere vittima di una truffa del genere, avvertite immediatamente i Carabinieri, chiamando il 112 e utilizzando, se possibile, il cellulare.