L’indagine sulla morte di Gerardina Corsano, avvenuta il 31 ottobre nell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, continua ad avanzare. La dottoressa Carmen Sementa sta eseguendo accertamenti medico-legali sulla salma della donna e potrebbe presentare una prima relazione entro venerdì. Questa relazione potrebbe fornire i primi elementi sulle cause del decesso di Gerardina.

Parallelamente, la Procura di Benevento sta conducendo altri esami specifici, i cui risultati sono al momento segretati. Questi esami potrebbero fornire indicazioni precise sulle cause della morte della donna. L’avvocato Gerardo Giorgione, difensore dei familiari di Gerardina, ha dichiarato di sperare che queste indagini possano portare a una chiara comprensione delle cause del decesso.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è anche quella della coagulazione intravasale disseminata (Cid), una sindrome che provoca la formazione di trombi a causa di un’eccessiva coagulazione del sangue. Secondo le indiscrezioni ospedaliere, Gerardina potrebbe essere deceduta a causa di questa sindrome, ma è ancora da capire cosa l’abbia scatenata. Potrebbero essere stati molti i fattori che hanno causato questa sindrome, come una complicanza infiammatoria sistemica o un’infezione da agenti esterni che hanno danneggiato il fegato.

Solo l’esame autoptico potrà fornire le risposte alle domande dei familiari di Gerardina. Nel frattempo, il pubblico ministero Amalia Capitanio ha disposto il sequestro dei cellulari di cinque familiari del marito di Gerardina, Angelo Meninno. Tra trenta giorni, il consulente tecnico nominato dalla procura depositerà la sua relazione sulle copie forensi dei cellulari sequestrati. Saranno esaminate anche le conversazioni tra Meninno e i suoi familiari successivamente alla tragedia.

Al momento, i titolari della pizzeria Oasi di Ariano Irpino, Pina Scaperrotta e Luigi Tranuccio, sono ancora indagati per omicidio colposo, nonostante l’attività della pizzeria sia stata dissequestrata e riaperta al pubblico dopo che è stata esclusa l’ipotesi di intossicazione da botulino. Anche il medico dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino, il dottor Gaetano Lisella, è indagato per omicidio colposo e lesioni colpose in ambito sanitario. Il medico ha dichiarato di aver seguito tutti i protocolli previsti e di aver sottoposto la donna a diverse analisi, incluso una tac, che avevano dato esito negativo.

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