Confermata la condanna per Arianna Corvino, nota come la “mamma giustiziera”, a 3 anni e 5 mesi di reclusione. La donna, residente a Casal Di Principe, è stata accusata di aver tentato di investire alcune ragazzine che avevano avuto una discussione con sua figlia nella piazza Villa del paese.
La sentenza è stata confermata dalla Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli, che ha accolto integralmente il verdetto del processo abbreviato pronunciato il 17 gennaio scorso dal giudice Donata Di Sarno del tribunale di Napoli Nord. Corvino, attualmente agli arresti domiciliari, è stata condannata per tentato omicidio. La Procura aveva chiesto una condanna esemplare di 10 anni e 20 giorni di reclusione, ma il giudice ha accolto le argomentazioni della difesa, escludendo le aggravanti e concedendo le attenuanti, pronunciando così una condanna inferiore: 3 anni e 5 mesi.
I fatti risalgono al 6 settembre 2022, quando la donna si recò in piazza Villa per difendere sua figlia da una lite con altre due ragazze. Durante la discussione, Corvino avrebbe aggredito le ragazze con una spranga di ferro e successivamente avrebbe tentato di investirle salendo con la propria auto, una Renault Clio, sul marciapiede. La donna è stata arrestata dagli agenti di polizia dopo che si era allontanata con la macchina, mentre alcuni giovani presenti hanno reagito indignati lanciando pietre contro il veicolo per fermarla. Dopo un breve inseguimento, la Corvino è stata fermata dagli agenti insieme alla figlia.
La conferma della condanna in Appello mette fine a questa vicenda, che ha suscitato molte polemiche e indignazione. La “mamma giustiziera” dovrà scontare la sua pena, mentre le ragazzine coinvolte potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo.