Un uomo di 50 anni, elettricista di Scafati, si è difeso negando tutte le accuse durante l’interrogatorio del GIP nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Salerno. L’uomo è finito in carcere insieme a una coppia di genitori per reati che vanno dalla prostituzione e pornografia minorile agli atti sessuali con un minore, fino ai maltrattamenti, che sono stati contestati solo alla madre e al padre dei tre figli.

L’uomo è accusato di aver abusato di una delle due figlie della coppia, approfittando della complicità della madre che avrebbe indotto più volte la ragazza, all’epoca 16enne, a prostituirsi in cambio di piccole regalie. L’elettricista ha negato tutte le circostanze, spiegando che aveva solo una conoscenza con la madre dei tre minori e che le aveva chiesto aiuto per cercare una casa. Ha dichiarato di aver visto la figlia dell’indagata solo un paio di volte e ha negato qualsiasi abuso.

Va ricordato che l’ipotesi della procura riguardo agli abusi dell’uomo anche sul figlio maschio della donna non è stata accettata dal GIP per mancanza di prove. L’indagato ha fornito spiegazioni anche sui video sequestrati dalla polizia di Pompei, che ritraggono i suoi nipoti in pose ambigue e ammiccanti, tese a simulare rapporti sessuali. All’epoca dei fatti, i quattro nipoti erano minorenni e per questo l’elettricista è accusato di pornografia minorile. I due genitori, residenti a Pompei, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere e sono assistiti dall’avvocato Antonio Raiola. L’uomo è ricoverato in ospedale a Salerno a seguito di un intervento e non è in condizioni di parlare, quindi è stata fatta richiesta di sostituzione della misura cautelare per incompatibilità con il carcere.

La coppia è accusata di maltrattamenti aggravati sui tre figli, tutti minorenni, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2023. Attraverso una serie di atti sistematici, tra cui percosse, privazioni, umiliazioni e totale disinteresse per la loro salute ed educazione, i genitori avrebbero sottoposto i bambini a uno stile di vita oppressivo e umiliante. Dall’ignorare la patologia del figlio maschio alle botte date alle due ragazze, fino alle punizioni e umiliazioni quotidiane. Inoltre, la madre è accusata di aver costretto la figlia a subire abusi sessuali da parte dell’elettricista di 50 anni. Si ipotizza anche che la donna avesse rapporti con altri uomini. L’indagine è iniziata quando una delle zie dei tre minori ha scoperto foto e video sul tablet della figlia maggiore. La donna ha poi parlato con la sorellina, raccogliendo dettagli su ciò che accadeva in quella famiglia, sia all’interno che all’esterno. Successivamente è stata presentata denuncia presso il commissariato di Pompei.

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