Tentativo di conciliazione per la Centrale Operativa 118 di Avellino
Il Nursind ha dichiarato uno stato di agitazione a causa delle gravi problematiche organizzative e strutturali della Centrale Operativa 118 di Avellino. Per cercare una soluzione, si è svolto un tentativo di conciliazione in prefettura il 23 novembre.
Durante l’incontro, il Nursind ha sottolineato che il carico di lavoro della centrale operativa è aumentato rispetto al periodo prepandemico, registrando un incremento degli interventi tra il 2021 e il 2022. La richiesta principale è stata quella di aumentare il personale della centrale, garantendo almeno tre infermieri durante i turni diurni.
Inoltre, sono state evidenziate le problematiche strutturali attuali della centrale operativa, come la carenza di spazi e l’assenza di un’apparecchiatura ricetrasmittente. In caso di un terremoto con interruzione delle linee informatiche e telefoniche, gli operatori di centrale sarebbero impossibilitati a comunicare con i mezzi di soccorso territoriali.
La procedura di conciliazione ha avuto esito positivo e il Direttore della Uoc 118 si è impegnato davanti al prefetto ad incrementare il personale infermieristico a 14 unità, escludendo il pensionamento di un’infermiera previsto per gennaio 2024. Sono state inoltre fornite garanzie riguardo agli interventi strutturali che saranno effettuati per mettere in sicurezza la struttura attuale.
Tuttavia, la centrale operativa dovrà trasferirsi presso il Centro Australiano nei prossimi mesi, salvo imprevisti. Il Nursind ha dato alla ASL un termine entro il 31 dicembre 2023 per risolvere le criticità elencate. In caso contrario, si richiederà l’intervento del prefetto a gennaio.
Queste sono le parole di Romina Iannuzzi del Nursind, che ha partecipato all’incontro con il prefetto.