Tentativo di evasione dal carcere di Santa Maria Capua Vetere: detenuto tunisino bloccato grazie alla Polizia Penitenziaria

Un detenuto tunisino ha tentato di evadere, ieri pomeriggio (24 novembre), dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, ma grazie all’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria l’evento critico è stato scongiurato. La notizia è stata riportata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. A ricostruire i fatti sono Tiziana Guacci e Vincenzo Berrini, rispettivamente segretario regionale della Campania e dirigente locale del SAPPE, il sindacato più rappresentativo della categoria. Il detenuto tunisino è riuscito a saltare il muro del cortile dei passeggi e ha cercato di ottenere uno strumento di ausilio per creare una corda rudimentale che aveva con sé. Voleva raggiungere il muro di cinta e portare a termine una clamorosa evasione. Il personale della Polizia Penitenziaria è intervenuto immediatamente e, grazie all’arguzia di un Assistente capo coordinatore, ha individuato il detenuto nascosto vicino a dei bidoni e lo ha bloccato. È stato un ottimo intervento della Polizia Penitenziaria che ha dimostrato professionalità e senso del dovere nonostante la grave carenza di organico. Al Ministero chiediamo di prevedere una ricompensa per i poliziotti che hanno contribuito a sventare l’evasione.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha elogiato i poliziotti di Santa Maria Capua Vetere che hanno impedito l’evasione: “È grazie a loro se è stato possibile evitare la clamorosa fuga del detenuto. I nostri agenti sono stati bravissimi nel fermare il fuggitivo. Questo è un fatto grave che poteva creare seri problemi di sicurezza per i poliziotti, i detenuti e i cittadini. Questa grave vicenda mette in luce le priorità della sicurezza, spesso trascurate, con cui la Polizia Penitenziaria si confronta quotidianamente. Nonostante ciò, il carcere di Santa Maria Capua Vetere ha un direttore e un Comandante di Reparto molto sensibili e attenti alle esigenze degli agenti”.

Capece sollecita “provvedimenti urgenti” e ha recentemente incontrato il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: “Non ci deve essere alcuna indulgenza per chi aggredisce i nostri poliziotti. In questo senso, il nuovo Decreto Sicurezza del Governo va nella giusta direzione, prevedendo un aumento della pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza in carcere e l’espiazione della pena stessa”.

Capece ricorda anche di aver espresso “apprezzamento per l’impegno assunto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal suo omologo albanese Ulsi Manja, che consentirà il trasferimento, presso gli istituti di pena del Paese d’origine, dei 1.940 detenuti albanesi attualmente ristretti nelle carceri italiane”. Auspica che siano presi accordi simili con i Paesi che hanno un alto numero di connazionali detenuti in Italia, come la Romania, la Nigeria, il Marocco e la Tunisia, Paese di origine del detenuto protagonista della protesta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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