Un detenuto tunisino ha tentato di evadere ieri dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, ma grazie all’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria, l’evento critico è stato scongiurato. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – Sappe. Secondo il segretario regionale della Campania e il dirigente locale del sindacato, il detenuto tunisino ha saltato il muro del cortile dei passeggi e ha tentato di ottenere uno strumento per una corda rudimentale che aveva con sé, al fine di raggiungere il muro di cinta e fuggire. Fortunatamente, il personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto prontamente e ha individuato il detenuto nascosto vicino a dei bidoni, bloccandolo. È stato un ottimo intervento che ha evidenziato la professionalità e il senso del dovere della Polizia Penitenziaria, nonostante la grave carenza di organico. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria chiede al ministero di prevedere una ricompensa per i poliziotti coinvolti nell’impedire l’evasione. Il segretario generale del Sappe ha elogiato i poliziotti di Santa Maria Capua Vetere per aver sventato la fuga del detenuto e ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria, dei detenuti e dei cittadini. Si richiedono provvedimenti urgenti per contrastare l’aggressione ai poliziotti e si apprezza il nuovo Decreto Sicurezza del Governo che prevede un inasprimento delle pene per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria. Si ricorda anche l’impegno assunto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal suo omologo albanese, Ulsi Manja, per il trasferimento dei detenuti albanesi ristretti nelle carceri italiane nei loro paesi d’origine. Si auspica che accordi simili vengano presi con i paesi che hanno un alto numero di connazionali detenuti in Italia, come Romania, Nigeria, Marocco e Tunisia, paese di origine del detenuto protagonista del tentativo di evasione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.