Un uomo marocchino di 44 anni è stato trovato morto, il suo corpo completamente bruciato, le mani e i piedi quasi inesistenti e la testa con profonde lesioni. Il cadavere è stato scoperto dai carabinieri di Poggiomarino nella tarda serata di giovedì. L’uomo era noto perché viveva di espedienti e frequentava l’ambiente dei clochard della zona. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa sia successo: potrebbe essere stato ucciso e poi bruciato oppure travolto dalle fiamme a causa di un incidente. La chiamata alle forze dell’ordine è stata fatta da un connazionale della vittima che ha segnalato che il corpo stava bruciando. Il cadavere si trovava all’interno di un rudere che in passato veniva utilizzato come tetto dai clochard. Non aveva documenti addosso, ma è stato identificato grazie alla chiamata del connazionale e ad altri elementi. Il corpo è stato sequestrato e portato al Policlinico di Napoli per l’autopsia. I risultati dell’esame saranno cruciali per le indagini. L’uomo è stato trovato con il cranio fracassato, il che fa pensare a una lite o a un’aggressione che è culminata in omicidio. Chiunque abbia ucciso l’uomo potrebbe averlo bruciato nel capannone e lasciato lì. Tuttavia, la testa potrebbe essere stata danneggiata dalle fiamme, aprendo l’ipotesi di un incidente in cui il 44enne stava cercando di accendere un fuoco per scaldarsi e ha perso il controllo. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei negozi di viale Manzoni saranno importanti per le indagini. Infine, le indagini si stanno concentrando sulle frequentazioni dell’uomo e sull’ambiente difficile in cui si muoveva, caratterizzato dalla povertà e dalla miseria. Se c’è stato un delitto, è probabile che si sia verificato in quel contesto.