Il magma sottostante i Campi Flegrei sembra essere sempre più vicino alla superficie, secondo un verbale della Commissione grandi rischi riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Nonostante i terremoti si siano ridotti nelle ultime settimane, la relazione evidenzia la pericolosità della situazione in quella zona. Questo potrebbe essere il motivo per cui il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha parlato della possibilità di passare da un’allerta gialla a un’allerta arancione.

Il documento afferma che i processi in corso potrebbero evolversi rapidamente, in contrasto con quanto previsto dalla pianificazione di emergenza vulcanica. Il magma sarebbe direttamente coinvolto nel processo di bradisismo nella Caldera dei Campi Flegrei, ossia l’innalzamento progressivo del suolo. Secondo il documento, il magma sarebbe arrivato a una profondità di 4 km da un serbatoio situato più in basso, intorno ai 7-8 km, tra il 2015 e il 2022. “La modellazione del campo deformativo dal 2015 richiede un ulteriore contributo da una sorgente magmatica a 7-8 km di profondità”. Oltre alla sorgente magmatica, la pressione sul terreno sarebbe esercitata anche da una seconda sorgente idrotermale che non è di secondaria importanza.

L’analisi dei gas emessi supporta l’ipotesi che il magma stia risalendo: “dal 2021 il sistema idrotermale sta evolvendo verso condizioni più magmatiche. Inoltre, l’aumento di H2S (idrogeno solforato) a partire dal 2019 non può essere attribuito solo a una sorgente idrotermale, ma richiede un contributo aggiuntivo di zolfo che, secondo le analisi isotopiche finora effettuate, è consistente con una origine magmatica”.

La risalita del magma potrebbe portare alla frantumazione delle rocce, accelerando il processo di fratturazione della crosta fino a raggiungere condizioni critiche in un periodo di tempo compreso tra alcuni mesi e pochi anni, come evidenziato da alcuni scienziati. Questo scenario potrebbe causare forti terremoti e persino eruzioni vulcaniche. Un fenomeno che viene attentamente monitorato da tutti gli enti coinvolti, in particolare dall’IGV.

In conclusione, la situazione nei Campi Flegrei è considerata pericolosa a causa della vicinanza del magma alla superficie. È necessario rimanere vigili e preparati per eventuali eventi sismici o eruzioni vulcaniche. Le autorità competenti stanno valutando la possibilità di aumentare l’allerta da gialla a arancione per garantire la sicurezza della popolazione.

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