L’allarme per l’aumento delle infezioni respiratorie e delle polmoniti in Cina ha suscitato preoccupazione a livello internazionale. Gli esperti di biosicurezza e i ricercatori stanno cercando di capire se questi patogeni possiedono un potenziale pandemico. Un’analisi pubblicata sul network “The Conversation” ha esaminato i patogeni identificati dalle autorità sanitarie cinesi.

Uno dei batteri responsabili di queste epidemie è il mycoplasma, che da giugno di quest’anno ha causato un aumento delle malattie respiratorie in Cina. Di solito, questo batterio viene trattato con antibiotici e non richiede il ricovero ospedaliero. Tuttavia, in Taiwan è stato segnalato un alto livello di resistenza agli antibiotici, il che potrebbe spiegare il maggior numero di ricoveri ospedalieri.

L’influenza è un altro patogeno che è tornato ad aumentare dopo essere diminuito durante i primi due anni della pandemia di Covid-19. Questo virus è particolarmente pericoloso per i bambini sotto i 5 anni e gli anziani, quindi potrebbe contribuire all’aumento dei ricoveri ospedalieri nei bambini.

Il virus respiratorio sinciziale (RSV), che può causare gravi malattie respiratorie nei bambini, è tornato a circolare ampiamente dopo essere quasi scomparso durante i primi due anni della pandemia. Anche l’adenovirus, responsabile di sindromi simili all’influenza e alla gastroenterite, è stato segnalato come un possibile contributore.

Il Covid-19 stesso può causare polmonite, anche se in misura minore nei bambini. Tuttavia, è importante notare che il Sars-CoV-2 provoca più morti nei bambini rispetto all’influenza e potrebbe anche provocare una disfunzione immunitaria che potrebbe spiegare l’aumento delle altre infezioni, come quelle da streptococco e micoplasma, dopo la pandemia.

Un fattore che potrebbe contribuire all’aumento delle infezioni è la co-infezione, cioè l’infezione da più patogeni contemporaneamente. Uno studio ha dimostrato che la co-infezione da Sars-CoV-2 e mycoplasma è comune e provoca complicazioni più gravi.

Nonostante l’aumento delle infezioni respiratorie in Cina, gli esperti ritengono che non si tratti di una nuova pandemia. Tuttavia, è importante rimanere vigili e identificare tempestivamente i cluster di polmonite non diagnosticati. I sistemi di allerta precoce sono fondamentali per prevenire la prossima pandemia.

Anche in Francia si è registrato un aumento delle polmoniti tra i bambini, attribuito principalmente al mycoplasma. Questo batterio era quasi scomparso durante la pandemia di Covid-19, ma negli ultimi giorni si è verificato un aumento del 36% dei casi. Si ritiene che la circolazione mondiale del mycoplasma sia aumentata, soprattutto in Asia ed Europa.

I sintomi più comuni di queste infezioni sono tosse, letargia e febbre lieve, tutti compatibili con i patogeni identificati dalle autorità cinesi. Gli esperti ipotizzano che l’esposizione a questi agenti infettivi, dopo anni di isolamento dovuto alle misure anti-Covid, abbia colto di sorpresa un sistema immunitario impreparato.

Nonostante l’aumento delle infezioni respiratorie, non ci sono indicazioni che si tratti di una nuova pandemia. Tuttavia, è importante rimanere vigili e prestare attenzione ai sintomi per prevenire la diffusione di nuove malattie respiratorie.

Articolo precedenteNapoli: Operazione di polizia contro la mafia
Articolo successivoBlitz a Ponticelli: 16 arresti e colpo ai clan mafiosi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui