Stalker di Avellino ottiene i domiciliari a mille chilometri di distanza

Un presunto stalker di Avellino è finito in carcere per sedici atti persecutori contro la sua ex compiuti tra marzo e settembre di quest’anno. Tuttavia, i giudici della Decima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno deciso di concedere i domiciliari al 56enne, ma lontano dalla regione Campania e a una distanza considerevole dalla città capoluogo.

La richiesta di attenuazione della misura cautelare è stata presentata dal difensore del presunto stalker, l’avvocato Alberico Villani, dopo che la misura originaria del divieto di avvicinamento era stata violata dall’indagato, che era finito in carcere. Ancora non sono state depositate le motivazioni della decisione dei giudici, ma si presume che, insieme ad altre prescrizioni, la distanza concessa possa far cessare il pericolo per la presunta vittima dei suoi atti persecutori.

La vicenda ha avuto inizio grazie alle indagini della Squadra Mobile di Avellino, la sezione che si occupa dei reati di “codice rosso”. La vittima ha denunciato di aver subito minacce, insulti e pedinamenti in diversi luoghi della città, tra cui lo studio del suo avvocato, un parco pubblico e la sua stessa abitazione, dopo aver deciso di lasciare il suo ex compagno. Le indagini hanno accertato anche due episodi di lesioni.

A metà ottobre, in seguito alle nuove denunce e alla violazione del divieto di avvicinamento, il Gup del Tribunale di Avellino, Francesca Spella, ha disposto l’arresto del presunto stalker. Tra le minacce più frequenti rivolte alla sua ex compagna, l’indagato aveva promesso di costringerla ad abbandonare Avellino.

Al momento, è il 56enne stesso che dovrà lasciare la città capoluogo per evitare il carcere, in attesa della decisione sul suo eventuale rinvio a giudizio.

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