La collezione privata di Luigi D’Aniello è dedicata agli opali, una pietra preziosa dal significato antico e affascinante. Il nome “opalo” deriva dal greco “opallios”, che significa “vedere un cambiamento”. Secondo la mitologia greca, gli opali erano le lacrime di Zeus versate dopo la vittoria contro i Titani. Altre culture credevano che il dio della tempesta, geloso del dio dell’arcobaleno, avesse distrutto quest’ultimo, trasformandolo in moltissimi opali.
Gli antichi greci ritenevano che gli opali fossero talismani in grado di prevedere il futuro e portare grande fortuna al loro possessore. Si credeva che fossero anche potenti afrodisiaci, in grado di calmare i nervi, conciliare il sonno e curare malattie degli occhi. I romani associavano all’opale caratteristiche benefiche e positive, considerandolo simbolo di speranza e buona sorte. Plinio sosteneva che questa pietra diventasse opaca e si frantumasse in presenza di pericoli. Gli arabi, invece, credevano che portasse felicità agli animi nobili e infelicità ai malvagi.
L’opale si trova nelle rocce eruttive ed è un minerale colloidale amorfo appartenente al gruppo dei quarzi costituito da silice idrata. È privo di struttura reticolare e, essendo poco stabile, tende a trasformarsi in calcedonio o quarzo. Quando viene colpito dalla luce, i frammenti di silice al suo interno la rimbalzano e la rifrangono in una moltitudine di colori infuocati.
Esistono diverse categorie di opali: l’opale nero, che presenta un gioco di colori su uno sfondo che va dal nero al grigio scuro; l’opale grigio o scuro, che presenta un gioco di colori su uno sfondo scuro o grigio; l’opale chiaro, che presenta un gioco di colori su uno sfondo chiaro o grigio tenue. Tuttavia, l’opale più prezioso è sicuramente l’opale nero australiano, il cui costo si aggira intorno ai 2.300 dollari al carato. Attualmente, l’opale più costoso è il Virgin Rainbow, scoperto nel 2003 in un’area desertica dell’Australia. Si tratta di un opale con macchie dalla forte iridescenza, il cui valore è stimato oltre un milione di dollari e si trova nel South Australian Museum.
Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un posto freddo e buio, ma ritorna ad essere luminoso quando è riscaldato dal tepore di una mano o illuminato dalla luce. Questa pietra è un po’ come gli occhi degli innamorati, che acquistano calore e lucentezza solo quando sono riscaldati dall’amore. La collezione privata di Luigi D’Aniello rappresenta un vero e proprio tesoro di opali, una pietra unica e misteriosa che continua ad affascinare e incantare.