“Una nuova forma per un nuovo destino: la dinamica mitocondriale come regolatore del destino cellulare”. È il titolo della tesi di laurea in Biotecnologie consegnata all’Università degli Studi del Sannio dalla famiglia di Mariarosa Turturiello, la giovane di 23 anni di Ricigliano prematuramente scomparsa lo scorso agosto. La laurea è stata consegnata ieri mattina dal Rettore dell’università sannita e dai docenti universitari, ai familiari e agli amici della giovane.
Si tratta di una laurea alla memoria, consegnata ai familiari e agli amici che si sono uniti per ricordare una figlia, una nipote, un’amica, una studentessa che aveva concluso il suo percorso di studi e si affacciava al mondo. L’università degli studi del Sannio ha spiegato in una nota che la giovane avrebbe iniziato la sua discussione con le parole: “Il profondo rimodellamento dei mitocondri osservato durante la differenziazione e la riprogrammazione delle cellule staminali ha svelato un ruolo critico per il metabolismo glicolitico e ossidativo nella regolazione dell’autorinnovamento…”.
Purtroppo, la discussione non ha mai avuto luogo perché il destino crudele ha strappato la vita alla giovane di 23 anni qualche mese fa, ad agosto, durante una sagra enogastronomica a San Gregorio Magno, dove la 23enne lavorava come cameriera. Il cuore di Mariarosa ha smesso di battere improvvisamente e nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
Tuttavia, in sua memoria, l’università e la famiglia di Mariarosa Turturiello hanno portato avanti il sogno della giovane, assegnandole una laurea alla memoria. Il Rettore dell’Università degli studi del Sannio, Gerardo Canfora, ha affermato: “La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto. Il conferimento della Laurea a Mariarosa Turturiello è un piccolo gesto per ricordarne l’impegno e la passione, un modo per ribadire che è dietro la curva e sarà sempre parte della famiglia Università del Sannio”.